Le Chiese dell’Africa occidentale chiedono il rispetto degli accordi commerciali
“Nella loro forma attuale, gli accordi commerciali che l’Unione Europea (UE) sta negoziando
con i paesi di Africa, Caraibi e Pacifico (ACP) non risultano vantaggiosi e non consentiranno
all’Africa occidentale di avere sufficienti margini di manovra sul piano politico
ed economico per migliorare la produzione di manufatti di base”: lo sostiene l’Associazione
dei Consigli Cristiani e delle Chiese dell’Africa occidentale, dopo una riunione svoltasi
a Monrovia, in Liberia, sul tema degli Accordi di partenariato economico (Ape/Epa).
Nel comunicato diffuso al termine dell’incontro, riferisce l’agenzia Misna, i responsabili
ecclesiali hanno invitato i paesi dell’Africa occidentale a mettere in pratica l’indicazione
espressa durante il vertice dell’Unione Africana di Maputo nel 2001, di investire
almeno il 10% dei bilanci nazionali nello sviluppo delle regioni rurali. Nella nota,
viene anche rivolto un invito all’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) a introdurre
norme, regolamenti e accordi commerciali internazionali, che promuovano la creazione
di mercati capaci di garantire la partecipazione dei piccoli agricoltori e scoraggiare
la vendita sottocosto di prodotti di scarsa qualità provenienti dai paesi industrializzati.
Ai paesi membri della Comunità economica dell’Africa occidentale (Cedeao), si chiede
inoltre di migliorare l'accesso all’acqua potabile e di rafforzare i sistemi di protezione
sociale per i piccoli agricoltori. (A.D.G.)