Iran, deputato riformista denuncia: 2500 arresti dopo le elezioni
Un deputato riformista iraniano, Mohammad Reza Tabesh, ha detto che sono state 2.500
le persone arrestate dopo le contestate elezioni presidenziali del 12 giugno, di cui
500 sono ancora in carcere. Nei giorni scorsi il capo della polizia, Esmail Ahmadi-Moqaddam,
aveva detto che le persone arrestate erano 1.032, di cui i due terzi erano state rilasciate.
Da parte sua l'ambasciatore francese in Iran, Bernard Poletti, fa sapere di aver parlato
stamani al telefono con Clotilde Reiss, una lettrice universitaria francese di 23
anni in carcere a Teheran dal primo luglio, ma solo per pochi secondi. I diplomatici
dell'ambasciata francese dovrebbero poter incontrare la giovane oggi o, più probabilmente,
domani. Intanto la Segretaria di Stato americana, Hillary Clinton, si è detta favorevole
a “sanzioni più pesanti” nei confronti dell'Iran per “cercare di cambiare il comportamento
del regime” di Teheran. La Clinton ha espresso la “preoccupazione” di Washington per
quello che ha definito il “mancato rispetto della democrazia”, da parte di Teheran,
per la sua “ricerca di armi nucleari” e il suo “sostegno continuo al terrorismo”.