I vescovi lombardi invitano i fedeli a riflettere sul fenomeno delle migrazioni
Rinnovare lo sforzo educativo sui temi dell’accoglienza e della dignità di ogni persona.
Questo l’invito lanciato dai presuli lombardi ai fedeli delle comunità cristiane della
Lombardia, al termine della sessione estiva della Conferenza episcopale lombarda (Cel).
Provocati dalle parole pronunciate da Benedetto XVI nella nuova Enciclica Caritas
in veritate, i vescovi sentono il dovere di riflettere sul tema delle migrazioni,
che richiama i principi irrinunciabili dell’autentica razionalità e ancor più dell’insegnamento
evangelico. In una società moderna come la nostra - si legge in un comunicato - che
si fonda sul rispetto delle leggi, sul senso di responsabilità da parte di tutti,
i cristiani sono chiamati ad operare con gli uomini di buona volontà affinché sia
praticata la giustizia e rispettata la dignità delle persone, di tutte le persone.
I cristiani, pertanto, devono farsi promotori di atteggiamenti e di una legislazione
che riconoscano i diritti delle persone oneste (anche quando immigrate) e promuovano
e sostengano la responsabilità sociale di questi “nuovi cittadini” provenienti da
altri Paesi. Favoriscano inoltre la solidarietà verso tutti i soggetti più deboli
e realizzino procedure praticabili, sensate ed efficienti per la regolarizzazione
degli stranieri presenti da tempo nella nostra regione, ma formalmente irregolari
solo perché la burocrazia rallenta e complica l’applicazione di regole già in vigore.
"Favorire l’integrazione degli immigrati presenti nella nostra regione, alla ricerca
di condizioni di vita oneste e dignitose - conclude il comunicato - è la via più promettente
per realizzare una convivenza serena, che vinca la paura e giovi al bene comune".
(A.D.G.)