Il cardinale Tauran al Congresso interreligioso in Kazakhstan: un'umanità unita può
trovare valori etici condivisi ed essere più solidale
“L’unità della famiglia umana è il fondamento ultimo di una solidarietà globale e
la base della ricerca di valori etici comuni, che fortunatamente ai nostri giorni
suscitano un interesse crescente”. Lo ha sottolineato il cardinale Jean-Louis Tauran,
presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, intervenuto alla
terza edizione del Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali, che
si è svolto in questi giorni ad Astana, in Kazakhstan. Il servizio di Alessandra
De Gaetano:
Individuare
i valori etici e spirituali per un’etica universale, le possibili vie di dialogo e
di cooperazione assieme alle prospettive di solidarietà, in particolare in tempo di
crisi. Questi i temi sui quali si sono confrontati i rappresentanti delle maggiori
confessioni religiose, insieme con delegati di Onu, Osce e Unesco, in occasione della
terza edizione del Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali. Fondamentale
per favorire il dialogo tra persone di diverse culture e religioni è - ha affermato
il cardinale Jean-Louis Tauran, riportato dall'Osservatore Romano - la condivisione
di un patrimonio morale comune, pur nel rispetto della diversità di tradizioni. Determinante
in tal senso l'etica in grado di plasmare, ha aggiunto, la coscienza umana e sostenere
i credenti nella scelta del bene, piuttosto che il male. Alla guida di una delegazione
pontificia, il cardinale Tauran ha citato anche la Dichiarazione universale dei diritti
dell’uomo, definendola “una delle espressioni più alte della coscienza della storia
moderna”, che ha contribuito a rendere gli uomini “consapevoli del patrimonio di valori
inerenti alla famiglia umana e alla sua dignità”.
I
credenti si trovano quindi, secondo il porporato, nella posizione “di illuminare il
prossimo insegnando che l’uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio. Sono
stati creati uguali. Hanno ricevuto dal Creatore diritti inalienabili tra cui quello
di vivere, di essere liberi e di perseguire la felicità”. Il congresso di Astana,
a decorrenza triennale, rappresenta un’iniziativa del presidente della Repubblica
del Kazakhstan Nursultan A. Nazarbayev. Nel Paese asiatico, si legge in una nota,
è stata elaborata in questi anni un'esclusiva piattaforma spirituale per il dialogo
interreligioso. La necessità della riconciliazione tra le diverse fedi è stata riconosciuta
da molte figure ecclesiastiche, che stanno adottando specifiche linee d'azione per
raggiungere tale obiettivo”.