Filippine: per il missionario Angel Calvo gli attentati “vogliono ostacolare la pace”
“Qualcuno che ha interesse ad aggravare la situazione di sicurezza, accrescere la
paura ed ostacolare la pace” Ad affermarlo è il padre missionario Angel Calvo. Ancora
non hanno un nome infatti gli autori degli attentati dinamitardi di questi ultimi
giorni nel sud delle Filippine e che hanno provocato almeno undici morti (cinque domenica
e sei oggi) oltre ad una decina di feriti. “Si può pensare a elementi deviati dell’esercito,
non necessariamente ancora in servizio ma potenti, che non vogliono la pace con i
ribelli; ma anche ai vari gruppi guerriglieri, in guerra da decenni, - continua il
missionario clarettiano intervistato dall’agenzia Misna - e nondimeno la mano potrebbe
essere stata quella dei tanti gruppi armati senza padrone pronti a mettersi al soldo
della criminalità comune o di amministratori e imprenditori con forti interessi da
difendere”. Calvo è Presidente del “Movimento interreligioso per la pace” che riunisce
organizzazioni cristiane e musulmane, inoltre è a capo dell’associazione cristiano-musulmana
“Nagbilaab” (solidarietà) a Jolo, sull’omonima isola a pochi chilometri da Zamboanga,
dove è avvenuto l’episodio più grave, con una bomba esplosa a 100 metri da una chiesa
che ha provocato sei vittime. “A Jolo c’è un forte senso di allarme ma non crediamo
ci siano elementi concreti per avallare l’ipotesi di aggressioni dirette contro la
Chiesa” aggiunge il missionario, che vive da 34 anni nelle Filippine. Il Presidente
del “Movimento interreligioso per la pace” prosegue amareggiato: “C’è una tale proliferazione
di armi nella regione che chiunque può procurarsi un fucile o dell’esplosivo per costruire
delle bombe” e sugli attentati conclude dicendo: “Sinceramente dubito che si arriverà
mai a sapere chi sia stato veramente e perché”. (A.V.)