2009-07-07 16:08:38

A New York un incontro tra ebrei ortodossi e cattolici


Si è tenuto a New York nei giorni scorsi un incontro tra rappresentanti dell'episcopato cattolico degli Stati Uniti e quelli di due associazioni di ebrei ortodossi nordamericani, monsignor William Murphy, vescovo di Rockville Centre nello Stato di New York, e Rabbi Fabian Schoenfeld della Young Israel Synagogue di Kew Garden Hills, New York. L’occasione è stata motivo di confronto sul documento intitolato “A Note on Ambiguities Contained in Reflections on Covenant and Mission” diffuso dalla Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti il 18 giugno. David Berger, responsabile del dipartimento di studi ebraici presso lo Yeshiva College ha espresso le preoccupazioni di alcuni esponenti della comunità ebraica sui contenuti della Nota dei vescovi che è stata redatta da membri del Comitato sulla Dottrina ed esperti del Comitato sui temi ecumenici e interreligiosi della Conferenza episcopale degli Stati Uniti. La Nota della Conferenza episcopale degli Stati Uniti è un documento che intende chiarire alcuni aspetti della relazione pubblicata nel 2002 da un gruppo di studiosi cattolici ed ebrei sul dialogo permanente tra i vescovi cattolici degli Stati Uniti e il National Council of Synagogues (“Consiglio nazionale delle Sinagoghe”). Nella Nota della Conferenza episcopale – riferisce L’Osservatore Romano - si afferma che il dialogo interreligioso si basa su “un reciproco arricchimento e condivisione di doni” ma asserisce anche che la testimonianza della fede in Cristo è implicita in ogni incontro con persone di diverse convinzioni religiose. Berger e gli altri rappresentanti ebraici presenti all'incontro hanno chiesto ai membri della delegazione cattolica di chiarire se “l'implicita testimonianza di Cristo” non sia un tentativo di convertire gli ebrei al cristianesimo. Questo comportamento potrebbe mettere a rischio il dialogo interreligioso con i cattolici dal punto di vista degli esponenti ebrei ortodossi. “Noi consideriamo l'apostasia come un fatto molto grave” ha detto Berger riferendosi alla possibilità di un abbandono della religione giudaica per fedi diverse. Padre James Massa, direttore esecutivo del segretariato per i temi ecumenici e interreligiosi della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, ha assicurato ai rappresentanti degli ebrei ortodossi che per i vescovi cattolici il dialogo interreligioso non ha mai avuto fini proselitistici e mai sono stati usati metodi coercitivi per indurre una persona ad abbandonare le proprie convinzioni religiose. “Il tema principale in questa discussione è quello della “Testimonianza” - ha affermato padre Massa - come cattolici impegnati nel dialogo sulla fede non possiamo dare il nostro apporto senza rendere testimonianza di Cristo che, per noi, è sinonimo di verità”. I membri delle due delegazioni si sono confrontati su diversi altri temi riguardanti i rapporti tra le due comunità di credenti negli Stati Uniti. (A.V.)







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