La Comunità di Sant'Egidio favorevole alla richiesta del ministro italiano Giovanardi
di regolarizzare subito badanti e colf in possesso di lavoro. Intervista con Mario
Marazziti
Una regolarizzazione per gli extracomunitari che sono già in Italia senza permesso
di soggiorno, ma con un rapporto di lavoro in corso. A chiederla al governo italiano
- attraverso un provvedimento d'urgenza simile alla regolarizzazione attuata nel 2002,
prima dell'entrata in vigore della legge Bossi-Fini - è stato il sottosegretario alla
presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi. Duplice l’obiettivo: gestire l'emergenza
di colf e badanti - sono circa mezzo milione le persone attualmente in Italia che
si troverebbero "fuorilegge" con il "sì" al pacchetto sicurezza - e rendere più efficaci
le nuove norme varate dal parlamento. D’accordo con la proposta di Giovanardi è il
Pd, che torna comunque a bocciare nel suo insieme le nuove misure sull'immigrazione.
Contraria invece la Lega. Sostegno alla proposta di Giovanardi è giunto dalla Caritas
e dalla Comunità di Sant’Egidio, il cui portavoce, Mario Marazziti, parla della
proposta al microfono di Paolo Ondarza:
R. - Penso
che sia urgente e che sia il minimo da fare per evitare di creare una situazione surreale:
che le famiglie italiane diventino illegali per cosiddetti motivi di sicurezza. Noi,
già quando c’era l’approvazione della Legge Bossi-Fini, lanciammo come Comunità di
Sant’Egidio la campagna nazionale “Ho bisogno di te”, dove erano gli anziani e le
famiglie italiane a regolarizzare chi già lavorava, senza il cui aiuto le persone
non potevano andare a lavorare - gli italiani - gli anziani rimanevano soli e le nostre
case rimanevano abbandonate. Quindi, noi sosteniamo e ci appelliamo con urgenza al
presidente del Consiglio perchè nel prossimo Consiglio dei ministri si approvi questa
regolarizzazione. D. - Quante sono le persone che si trovano
con un rapporto di lavoro ma non al momento in regola e qual è l’importanza dell'opera
che svolgono? R. - Diciamoci la verità, noi abbiamo avuto alcune
centinaia di migliaia di richieste di regolarizzazione di badanti, di colf, quando
c’è stato il decreto sulle regolarizzazioni, il decreto flussi. Almeno 250 mila famiglie
non hanno potuto regolarizzare la persona che lavora presso di loro. Questo vuol dire
che abbiamo verosimilmente un milione di italiani in difficoltà diretta e immediata.
Abbiamo alcune centinaia di migliaia di persone che aiutano i nostri anziani, aiutano
noi, che magari andiamo a lavorare, e che però possiamo sapere che la nostra casa
è in buone mani. Io credo che questa sia una prima conseguenza indiretta del Decreto
sicurezza che va immediatamente riparata, altrimenti si crea un danno gravissimo alle
famiglie italiane, oltre che a quegli immigrati che sono già inseriti e che godono
addirittura della fiducia delle nostre famiglie e che dunque non hanno nulla a che
vedere con i problemi della sicurezza. D. - Avete fiducia che
questa proposta possa avere un buon seguito? R. - Credo che
il governo approverà una norma di urgenza, perché ha già sperimentato - quando c’era
il precedente governo Berlusconi, e la legge portava addirittura la firma di Umberto
Bossi, oltre a quella di Gianfranco Fini - che questo è possibile, che non crea nessun
danno, anzi crea solo un vantaggio al Paese. Quindi, io credo saranno evitate conseguenze
incongrue.