2009-07-06 15:14:10

La Comunità di Sant'Egidio favorevole alla richiesta del ministro italiano Giovanardi di regolarizzare subito badanti e colf in possesso di lavoro. Intervista con Mario Marazziti


Una regolarizzazione per gli extracomunitari che sono già in Italia senza permesso di soggiorno, ma con un rapporto di lavoro in corso. A chiederla al governo italiano - attraverso un provvedimento d'urgenza simile alla regolarizzazione attuata nel 2002, prima dell'entrata in vigore della legge Bossi-Fini - è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi. Duplice l’obiettivo: gestire l'emergenza di colf e badanti - sono circa mezzo milione le persone attualmente in Italia che si troverebbero "fuorilegge" con il "sì" al pacchetto sicurezza - e rendere più efficaci le nuove norme varate dal parlamento. D’accordo con la proposta di Giovanardi è il Pd, che torna comunque a bocciare nel suo insieme le nuove misure sull'immigrazione. Contraria invece la Lega. Sostegno alla proposta di Giovanardi è giunto dalla Caritas e dalla Comunità di Sant’Egidio, il cui portavoce, Mario Marazziti, parla della proposta al microfono di Paolo Ondarza:RealAudioMP3

R. - Penso che sia urgente e che sia il minimo da fare per evitare di creare una situazione surreale: che le famiglie italiane diventino illegali per cosiddetti motivi di sicurezza. Noi, già quando c’era l’approvazione della Legge Bossi-Fini, lanciammo come Comunità di Sant’Egidio la campagna nazionale “Ho bisogno di te”, dove erano gli anziani e le famiglie italiane a regolarizzare chi già lavorava, senza il cui aiuto le persone non potevano andare a lavorare - gli italiani - gli anziani rimanevano soli e le nostre case rimanevano abbandonate. Quindi, noi sosteniamo e ci appelliamo con urgenza al presidente del Consiglio perchè nel prossimo Consiglio dei ministri si approvi questa regolarizzazione.
 
D. - Quante sono le persone che si trovano con un rapporto di lavoro ma non al momento in regola e qual è l’importanza dell'opera che svolgono?
 
R. - Diciamoci la verità, noi abbiamo avuto alcune centinaia di migliaia di richieste di regolarizzazione di badanti, di colf, quando c’è stato il decreto sulle regolarizzazioni, il decreto flussi. Almeno 250 mila famiglie non hanno potuto regolarizzare la persona che lavora presso di loro. Questo vuol dire che abbiamo verosimilmente un milione di italiani in difficoltà diretta e immediata. Abbiamo alcune centinaia di migliaia di persone che aiutano i nostri anziani, aiutano noi, che magari andiamo a lavorare, e che però possiamo sapere che la nostra casa è in buone mani. Io credo che questa sia una prima conseguenza indiretta del Decreto sicurezza che va immediatamente riparata, altrimenti si crea un danno gravissimo alle famiglie italiane, oltre che a quegli immigrati che sono già inseriti e che godono addirittura della fiducia delle nostre famiglie e che dunque non hanno nulla a che vedere con i problemi della sicurezza.
 
D. - Avete fiducia che questa proposta possa avere un buon seguito?
 
R. - Credo che il governo approverà una norma di urgenza, perché ha già sperimentato - quando c’era il precedente governo Berlusconi, e la legge portava addirittura la firma di Umberto Bossi, oltre a quella di Gianfranco Fini - che questo è possibile, che non crea nessun danno, anzi crea solo un vantaggio al Paese. Quindi, io credo saranno evitate conseguenze incongrue.







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