In Messico settantasette milioni di persone sono chiamati oggi alle urne per rinnovare
il Parlamento e le amministrazioni locali in un Paese scosso dalla peggiore crisi
economica degli ultimi quindici anni. L'appuntamento con il voto è anche un test importante
per il presidente conservatore, Felipe Calderon, arrivato a metà mandato. Gli istituti
di sondaggio pronosticano un alto tasso di astensione, stimando in appena 30 milioni
gli elettori che andranno a votare.