Ricerca sulla religiosità degli ortodossi in Russia: pochi i praticanti
“Sono russo perciò sono ortodosso”, è così che la sociologa Natalia Zorkaia, dell’ong
Levada Center, sintetizza il risultato della ricerca condotta tra la popolazione della
Federazione Russa intitolato “Religiosità e religione in Russia”. Dall'analisi emerge
che oltre il 72% si dichiara ortodosso, ma solo il 3% si reca in chiesa, almeno una
volta la settimana. Alcuni intervistati seguono con molta libertà i precetti della
propria fede. La ricerca è stata commissionata dall’organizzazione cattolica “Renovabis”
ed è nata con l’intento di “osservare il ritorno del fenomeno religioso nell’est Europa
e niente più”, spiega Christopher Dam, rappresentante dell’organismo con sede a Berlino.
La Zorkaia afferma che, dalle interviste condotte sul campione selezionato di 1600
persone, è emerso che “l’ortodossia nella Russia contemporanea costituisce un’identità
etnica piuttosto che religiosa”. I risultati sono stati resi noti a fine giugno in
una conferenza stampa tenutasi a Berlino, rilevando che il 72.6% degli interpellati
si dichiara ortodosso e solo il 7,3% afferma di essere ateo. Le persone che affermano
di aderire ad altre confessioni cristiane, incluso il cattolicesimo, sono l’1,2%,
mentre ebraismo, islam e buddismo raccolgono il 6,3% degli intervistati. Dalla ricerca
del Levada Center - riferisce l’agenzia Asianews - emerge tuttavia che tra coloro
che si considerano ortodossi solo il 42% afferma di credere in Dio “incondizionatamente”.
L’indagine rileva inoltre che, di questi, il 55% frequenta la chiesa in occasione
delle feste principali, solo il 3% la visita ogni settimana, mentre il 12% non si
reca mai in chiesa. Anche il rispetto delle norme e dei precetti, come il digiuno,
la confessione e la preghiera, confermano questi dati. Per Hegumen Filipp, docente
di Storia della Chiesa all’Università statale Mgu di Mosca, “la gente va in chiesa
carica di credenze personali e superstizioni che cerca di far entrare nella vita della
chiesa stessa”. Sempre secondo Filipp - prosegue Asianews - la fotografia della situazione
indica un compito tanto per il clero ortodosso quanto per i responsabili delle altre
religioni del Paese. Il docente, che ha partecipato al lavoro di stesura del questionario,
considera fondamentale il lavoro di formazione del clero. Un’adeguata educazione delle
persone a cui viene affidata la guida delle diverse comunità di fedeli è l’unica modalità
per accrescere una vera esperienza religiosa tra i laici e una maggior coscienza del
significato della loro fede. (A.V.)