Presentato il bilancio consuntivo della Santa Sede e l'ammontare dei contributi dell'Obolo
di San Pietro registrati nel 2008
Il Bilancio economico della Santa Sede per il 2008 è stato presentato nel corso delle
riunioni che dal primo al 3 luglio hanno impegnato il Consiglio di cardinali per lo
studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede. La riunione, presieduta
dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone - e salutata nel corso dei lavori
dalla visita di Benedetto XVI - ha visto, tra le altre, la relazione del presidente
della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, mons. Velasio De Paolis.
Il Bilancio consuntivo consolidato ha registrato dunque, nel 2008, entrate per 253.953.869
euro e uscite per 254.865.383 euro, con un disavanzo di esercizio di 911.514. euro.
Le uscite, si legge nel resoconto ufficiale, “sono da attribuirsi per la maggior parte
alle spese ordinarie e straordinarie dei Dicasteri e Organismi della Santa Sede”,
con “particolare attenzione” posta, si specifica, ai mezzi di comunicazione, soprattutto
alla Radio Vaticana. In tali Enti, si legge nella nota ufficiale, prestano servizio
2.732 persone: 761 ecclesiastici, 334 religiosi, 1.637 laici.
Ad essere illustrato,
sempre per il 2008, è stato poi il Bilancio consuntivo del Governatorato dello Stato
della Città del Vaticano. Come per altri Stati, anche quello Vaticano - nel quale
lavorano 1.894 persone (31 religiosi, 28 religiose, 1.558 laici e 277 laiche) - “ha
subíto - si legge nel resoconto - la crisi mondiale economico-finanziaria”, chiudendo
con un disavanzo contenuto in 15.313.124 euro. Nel periodo in esame, il Governatorato
– prosegue la nota ufficiale – ha avviato di concerto con la Santa Sede “lo studio
di una infrastruttura di comunicazione integrata che comprende i servizi di telefonia
ed internet. È stato inoltre realizzato il primo impianto fotovoltaico sulla struttura
dell’Aula Paolo VI”, provvedendo inoltre, “in continuità con l'impegno degli scorsi
anni”, alla “tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico, con particolare
riguardo ai Musei Vaticani, ampliando anche le aree espositive e gli orari di visita”.
Altro “notevole” impegno economico e finanziario è stato quello sostenuto “per la
tutela, valorizzazione e restauro del patrimonio artistico della Santa Sede (restauro
della Cappella Paolina, interventi alle Basiliche Papali di San Paolo fuori le Mura
e di Santa Maria Maggiore). Sono stati altresì rilevanti i costi sostenuti per la
sicurezza all’interno dello Stato della Città del Vaticano e per i grandi lavori di
ristrutturazione della Biblioteca Apostolica Vaticana”.
Una “lieve flessione”,
dovuta - si specifica nel resoconto ufficiale - “alla generale situazione economica”,
è stata registrata anche per ciò che riguarda l’entità dell’Obolo di San Pietro, nonostante
“un incremento dei donativi presentati dalle diocesi, dai religiosi e dalle Fondazioni”.
L’ammontare dell’Obolo per il 2008 è stato di 75.785.574 dollari americani. I “maggiori
contributi”, si indica, sono pervenuti dai cattolici degli Stati Uniti, dell’Italia
e della Germania, con un “significativo” apporto da parte di Corea e Giappone se commisurato,
si afferma, “al numero dei cattolici”. Inoltre, a sostegno della struttura centrale
della Chiesa, le diocesi - in base alle rispettive possibilità - hanno contribuito
con un importo di 20.980.140 euro. “Il contributo più alto - asserisce la nota - è
stato presentato dalle diocesi della Germania, seguite da quelle degli Stati Uniti”.
Tali somme, viene chiarito, “sono da distinguersi chiaramente da quelli stabiliti
da accordi bilaterali, come per esempio l'Otto per mille in Italia, che sono invece
destinati alle rispettive Chiese particolari”. (A cura di Alessandro De Carolis)