2009-07-04 15:55:45

Presentato il bilancio consuntivo della Santa Sede e l'ammontare dei contributi dell'Obolo di San Pietro registrati nel 2008


Il Bilancio economico della Santa Sede per il 2008 è stato presentato nel corso delle riunioni che dal primo al 3 luglio hanno impegnato il Consiglio di cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede. La riunione, presieduta dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone - e salutata nel corso dei lavori dalla visita di Benedetto XVI - ha visto, tra le altre, la relazione del presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, mons. Velasio De Paolis. Il Bilancio consuntivo consolidato ha registrato dunque, nel 2008, entrate per 253.953.869 euro e uscite per 254.865.383 euro, con un disavanzo di esercizio di 911.514. euro. Le uscite, si legge nel resoconto ufficiale, “sono da attribuirsi per la maggior parte alle spese ordinarie e straordinarie dei Dicasteri e Organismi della Santa Sede”, con “particolare attenzione” posta, si specifica, ai mezzi di comunicazione, soprattutto alla Radio Vaticana. In tali Enti, si legge nella nota ufficiale, prestano servizio 2.732 persone: 761 ecclesiastici, 334 religiosi, 1.637 laici.

Ad essere illustrato, sempre per il 2008, è stato poi il Bilancio consuntivo del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Come per altri Stati, anche quello Vaticano - nel quale lavorano 1.894 persone (31 religiosi, 28 religiose, 1.558 laici e 277 laiche) - “ha subíto - si legge nel resoconto - la crisi mondiale economico-finanziaria”, chiudendo con un disavanzo contenuto in 15.313.124 euro. Nel periodo in esame, il Governatorato – prosegue la nota ufficiale – ha avviato di concerto con la Santa Sede “lo studio di una infrastruttura di comunicazione integrata che comprende i servizi di telefonia ed internet. È stato inoltre realizzato il primo impianto fotovoltaico sulla struttura dell’Aula Paolo VI”, provvedendo inoltre, “in continuità con l'impegno degli scorsi anni”, alla “tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico, con particolare riguardo ai Musei Vaticani, ampliando anche le aree espositive e gli orari di visita”. Altro “notevole” impegno economico e finanziario è stato quello sostenuto “per la tutela, valorizzazione e restauro del patrimonio artistico della Santa Sede (restauro della Cappella Paolina, interventi alle Basiliche Papali di San Paolo fuori le Mura e di Santa Maria Maggiore). Sono stati altresì rilevanti i costi sostenuti per la sicurezza all’interno dello Stato della Città del Vaticano e per i grandi lavori di ristrutturazione della Biblioteca Apostolica Vaticana”.

Una “lieve flessione”, dovuta - si specifica nel resoconto ufficiale - “alla generale situazione economica”, è stata registrata anche per ciò che riguarda l’entità dell’Obolo di San Pietro, nonostante “un incremento dei donativi presentati dalle diocesi, dai religiosi e dalle Fondazioni”. L’ammontare dell’Obolo per il 2008 è stato di 75.785.574 dollari americani. I “maggiori contributi”, si indica, sono pervenuti dai cattolici degli Stati Uniti, dell’Italia e della Germania, con un “significativo” apporto da parte di Corea e Giappone se commisurato, si afferma, “al numero dei cattolici”. Inoltre, a sostegno della struttura centrale della Chiesa, le diocesi - in base alle rispettive possibilità - hanno contribuito con un importo di 20.980.140 euro. “Il contributo più alto - asserisce la nota - è stato presentato dalle diocesi della Germania, seguite da quelle degli Stati Uniti”. Tali somme, viene chiarito, “sono da distinguersi chiaramente da quelli stabiliti da accordi bilaterali, come per esempio l'Otto per mille in Italia, che sono invece destinati alle rispettive Chiese particolari”. (A cura di Alessandro De Carolis)







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