2009-07-04 15:44:13

Gli inediti restaurati del grande compositore tedesco Mendelsshon al 45.mo Festival Pontino di musica


Da giorni, i concerti del 45.mo Festival Pontino di musica stanno proponendo, fra le altre, le partiture - alcune in parte inedite - del grande compositore tedesco, Mendelssohn, del quale si celebrano nel 2009 i duecento anni dalla nascita. In particolare, tra ieri ed oggi il Festival dedica due giornate al Convegno di studi “Il restauro in musica”, ospitato nei Giardini di Ninfa e a Latina. Il servizio di Silvia Mendicino:RealAudioMP3

(musica)
"Cuore" del 45 Festival Pontino di musica è il progetto "Mendelssohniana", realizzato in occasione dei duecento anni della nascita del compositore tedesco Felix Mendelssohn. Prendendo come spunto il lavoro di restauro e completamento di diversi inediti di Mendelssohn, saranno chiamati intellettuali di diversa formazione a confrontarsi sul processo compositivo e sulle implicazioni estetiche che sottendono al restauro musicale. Ne parliamo con il pianista Roberto Prosseda, curatore del progetto "Mendelssohniana"e consulente artistico del Festival Pontino.

D. - Prosseda, il restauro in musica: quali approcci possibili?
 
R. - Sono veramente tanti gli approcci e, tra l’altro, penso sia la prima volta che si organizzi un convegno su questo argomento, in quanto il restauro è una pratica che viene sempre associata, naturalmente, all’architettura, alle arti visive, e non alla musica. Però a questo convegno si parlerà di tanti tipi di restauro e, in particolare, si metterà in relazione il restauro in musica con quello che avviene nelle altre discipline artistiche, non soltanto in pittura, ma anche in architettura.

 
D. - A partire dal 2005, lei ha proposto ad alcuni compositori di scrivere nuovi brani pianistici basati su uno o più frammenti ritrovati di Mendelssohn. Qual è l'importanza di un'iniziativa di tal genere?

 
R. - Questo è ciò che riguarda un’altra forma possibile del restauro in musica: ossia, non tanto un rifacimento, un completamento in stile, quanto proprio una possibilità di far rivivere dei frammenti, dei relitti musicali che erano morti a causa della loro incompiutezza. Spesso, si tratta di frammenti di pochissime battute che si fanno, appunto, rivivere tramite l’utilizzo di tali frammenti in nuove composizioni.







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