2009-07-02 15:12:09

A Roma un incontro sulla testimonianza dei martiri cristiani nel Novecento. Con noi, il cardinale Sepe, il prof. Riccardi e il giornalista Saviano


Resistere al male attraverso la propria testimonianza. È l’opera dei martiri cristiani del 900, ma anche quella dei nuovi martiri contemporanei, le cui storie sono raccontate nella seconda edizione del libro “Il secolo del martirio. I cristiani nel Novecento”, curato dallo storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi. Il testo, presentato ieri a Roma nella Basilica di San Bartolomeo all’isola, ha quindi offerto un’occasione di dibattito sul tema del male e della violenza. Per noi, c’era Linda Giannattasio:RealAudioMP3

Sono oltre 12 mila le persone che hanno reso testimonianza alla fede cristiana e hanno saputo resistere al male, anche a costo della loro stessa vita. Un martirio di massa, quello di cui sono stati vittime i cristiani, protagonisti di una resistenza mite, pacifica, ma allo stesso tempo forte, contro la violenza. È dedicato a loro il libro di Andrea Riccardi, nato nel 2000 dopo l’intuizione di Giovanni Paolo II, che definì il 900 un "Secolo di martiri" e volle l’istituzione di una Commissione dei Nuovi Martiri. Un testo che da oggi si arricchisce di un capitolo nuovo, contemporaneo, come spiega il curatore del libro, Andrea Riccardi:
 
“Mi sono reso conto che il Novecento è stato il secolo del martirio però mi sono reso anche conto che il martirio non è finito. Sono cambiate le forme. Sono perseguitati non più dalle guerriglie, non più dai regimi totalitari, ma sono perseguitati da qualcosa di nuovo, terribile. E’ una condizione disumana quella introdotta dal mondo globalizzato, però c’è come una guerra civile diffusa che colpisce i cristiani, uomini e donne. Insomma, i cristiani continuano a morire”.
 
L’itinerario dei nuovi martiri, continua, quindi anche in questo decennio, con le tristi vicende dei cristiani in india, ma anche della Chiesa caldea in Iraq, o la storia di missionari come don Andrea Santoro. Storie di chi rischia la vita per la propria fede, ma anche in nome della verità, come spiega Roberto Saviano, presente al dibattito, che parla di un percorso, quello dei martiri, che è la strada di chi sceglie la vita, non la morte, come spesso si è portati a credere. Ma si può resistere alla violenza anche attraverso la denuncia? Risponde lo stesso Roberto Saviano:

 
“Sì, certamente, raccontare e scrivere per me sono un modo di resistere”.

Eppure il martirio fa parte dell’essere cristiani come sottolinea il cardinale Cescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli. Ma chi sono i nuovi martiri oggi? Il cardinale Sepe:
 
“Martiri sono le mamme che non accettano l’aborto, che non accettano il divorzio, sono queste “mamme coraggio”. Sono i tanti “papà coraggio”, sono i tanti giovani che non si lasciano attrarre dal male, sono i tanti anziani che sfidano anche le difficoltà in cui vivono. Oggi il martirio è una dimensione fondamentale del vivere cristiano, allora facciamo leva su questi martiri dei giorni d’oggi per creare quella civiltà dell’amore. Si resiste al male in nome del bene”.
 
Un percorso, quello dei martiri cristiani, che non si è interrotto nel Novecento e forse non si interromperà in futuro, quindi, ma che sarà sempre un percorso di vita, una testimonianza che combatte la violenza e resiste al male.







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