Nuovi attentati minano la precaria stabilità del Caucaso del nord. Daghestan e Inguscezia
sono state teatro ieri di attacchi alle forze dell’ordine. Intanto, Amnesty International
denuncia la violazione dei diritti umani in Cecenia e in altre Repubbliche caucasiche.
Il servizio di Mariella Pugliesi:
Due morti
e 14 feriti in due differenti episodi nel Daghestan. Un primo attacco è stato ad opera
di uomini armati che hanno aperto il fuoco contro la stazione di polizia di Derbent.
Il secondo è stato causato, invece, dall’esplosione di un’auto. Sempre nella notte,
nella Repubblica russa dell’Inguscezia i ribelli hanno aperto il fuoco contro l'abitazione
del capo della polizia distrettuale del dipartimento di Nazran senza causare alcun
ferito. Le stesse Repubbliche caucasiche del Nord e la Cecenia sono state oggi l’oggetto
del nuovo rapporto di Amnesty International che ha denunciato la “grossolana” violazione
dei diritti umani nella regione. In una zona in cui la popolazione civile vive ancora
nel mancato rispetto della legge si genera ulteriore timore e insicurezza, sottolinea
il rapporto. Sotto accusa anche le operazioni antiterrorismo condotte dalle forze
dell'ordine che spesso ignorano le leggi internazionali relative ai diritti umani.
Amnesty si lamenta inoltre delle restrizioni sull’ingresso delle Organizzazioni Non
Governative nella regione, in particolare in Cecenia.