Presentati i restauri della Cappella Paolina del Palazzo Apostolico, dopo cinque anni
di lavori
La Cappella parva - cioè piccola - del Palazzo apostolico, riservata all’esposizione
del Santissimo Sacramento, luogo di culto del Papa e della Famiglia pontificia. E’
questa la funzione della Cappella Paolina, restaurata al termine di cinque anni di
lavori, che ha visto venti restauratori all’opera per un costo complessivo di oltre
tre milioni di euro, e i cui restauri sono stati presentati questa mattina in conferenza
stampa presso la Sala Regia del Palazzo apostolico in Vaticano. L’inaugurazione della
Cappella avverrà il prossimo 4 luglio con la celebrazione dei Vespri presieduti da
Benedetto XVI. Il servizio di Isabella Piro:
Voluta da
Papa Paolo III, la Cappella rappresenta il testamento pittorico di Michelangelo che
vi lavorò a fasi alterne negli ultimi otto anni della sua vita. Due gli affreschi
che ci ha lasciato: la Conversione di San Paolo e la Crocifissione di Pietro, i due
Apostoli maggiori, il cui sguardo, in particolare quello di Pietro, rivolto verso
il visitatore, ricordano al Pontefice stesso l’importanza della sequela apostolica
e della fedeltà nell’ortodossia. Ma la Paolina contiene anche tutta una serie di affreschi
ispirati agli Atti degli Apostoli, realizzati a vent’anni dalla morte di Michelangelo
da Lorenzo Sabatini e Federico Zuccari. “Il restauro - ha detto il prof. Antonio Paolucci,
direttore dei Musei vaticani - è stato un’opera di restituzione che ha dato alla Cappella
Paolina un equilibrio armonioso”. Non è un caso, infatti, che gli affreschi di Michelangelo
siano stati restaurati per ultimi, perché la loro gamma cromatica, così drammatica
e simbolicamente rappresentativa degli ultimi anni di vita dell’artista, non stonasse
con il resto del ciclo pittorico.
Oggi, la Cappella
sfoggia anche un nuovo impianto di illuminazione formato da seimila "led" che avvolge
le pitture in una luce bianca e calda simile a quella naturale. Infine, una curiosità:
il 25 febbraio scorso, Benedetto XVI ha visitato in forma privata il cantiere dei
lavori e, proprio seguendo le sue indicazioni, la zona presbiteriale è stata riportata
al suo aspetto storicamente conosciuto, quello che aveva prima degli intereventi degli
Anni ’70 voluti da Paolo VI. L’altare è stato, quindi, orientato verso il Crocifisso,
non verso l’assemblea, ma non completamente addossato alla parete per permettere un
accesso agevole al tabernacolo. Sabato prossimo, 4 luglio, il Papa tornerà nella Cappella
Paolina per inaugurarla ufficialmente presiedendo la celebrazione dei Vespri, un atto
che suggella ancora una volta la chiusura dell’Anno Paolino.