Lettera del vescovo di Hong Kong per l’Anno vocazionale e la chiusura di quello Paolino
Il sacerdote prima di pensare a cosa deve fare, si deve impegnare per raggiungere
quello che deve essere per poter “prendere il largo”; i sacerdoti devono prendersi
cura dei chierichetti perché diventino come virgulti d`ulivo intorno alla mensa del
Signore (cf. Sal 127,3); il seminario deve ampliare il proprio impegno formativo con
il sostegno di tutti; le parrocchie devono istituire il Gruppo di promozione delle
vocazioni; occorre promuovere la formazione permanente dei sacerdoti: questi sono
i 5 suggerimenti dati ai sacerdoti da mons. John Tong, vescovo di Hong Kong, nella
sua Lettera pastorale per l’Anno delle Vocazioni Sacerdotali, firmata a chiusura dell’Anno
Paolino. Secondo quanto riferisce Kong Ko Bao (il bollettino diocesano in versione
cinese ripreso dall'agenzia Fides), domani mons. Tong aprirà l’Anno delle Vocazioni
Sacerdotali. Nella sua Lettera pastorale il presule esprime l’auspicio che i suoi
sacerdoti diventino come Maria, che rispondendo all’angelo disse: “Eccomi, sono la
serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,38). Citando il Catechismo
della Chiesa Cattolica e l’Esortazione apostolica “Novo millennio ineunte” di Giovanni
Paolo II, mons. Tong ha ricordato che “grazie allo Spirito Santo i sacerdoti assomigliano
a Cristo, rappresentano Cristo, e, nella persona di Cristo, insegnano, santificano
e governano la Chiesa. La celebrazione Eucaristica è il culmine del ministero sacerdotale”.
Nella diocesi di Hong Kong “ci sono soltanto 300 sacerdoti, inclusi anche i religiosi
e i missionari stranieri”. Quindi il vescovo ha richiamato l’urgenza della promozione
vocazionale per rispondere alle esigenze della missione, della pastorale e dell’evangelizzazione.
Proprio per questo, “la diocesi ha scelto di collegare l’Anno Sacerdotale indetto
dal Papa con le iniziative diocesane legate alla promozione delle vocazioni, per celebrare
così l’Anno delle Vocazioni Sacerdotali”. (R.P.)