Pakistan: cristiani e musulmani uniti per la difesa della natura
Promuovere una campagna di sensibilizzazione in materia di ambiente, coinvolgendo
fedeli di religione diverse. È l’iniziativa avviata dalla Commissione diocesana per
il dialogo interreligioso di Faisalabad, in occasione dell’Anno nazionale per l’ambiente
2009 indetto dal governo pakistano. Il Pakistan deve affrontare numerose sfide in
materia di ecologia. Padre Aftab James Paukl, direttore della Commissione diocesana
per il dialogo interreligioso, sottolinea che “una gestione inadeguata delle risorse,
povertà e analfabetismo” sono fra le cause principali del degrado. Il sacerdote aggiunge
che lo scopo principale dell’iniziativa è quello di “creare consapevolezza sulle questioni
ambientali, mettendo assieme persone di fede diversa”. Khawar Javed Shafiq, giornalista
musulmano, aggiunge che “la maggior parte delle persone non mostra attenzione alla
questione” e l’iniziativa promossa dai cattolici “è incoraggiante e un passo positivo”.
Faisalabad è una città industriale e l’inquinamento è causa di malattie fra la gente.
Khawar Javed Shafiq chiede che il governo stanzi “fondi adeguati” e dia vita “al Ministero
per l’ambiente”. Le preoccupazioni del giornalista musulmano sono condivise da padre
Anjum Nazeer, che ricorda: “l’amore di Dio per la natura” è il compito “affidato a
ogni uomo” di mantenere un ambiente sano. Il sacerdote invita ciascuno “a mantenere
pulite le proprie case e strade”, dando così “il buon esempio” agli altri. “Possa
essere questo – conclude – un piccolo passo iniziale, ma che sia foriero di grandi
cambiamenti”. (V.V.)