2009-06-28 15:31:22

Arrestati 8 iraniani dipendenti dell'ambasciata britannica a Teheran


Resta alta la tensione in Iran, dove, sedate con la forza le proteste di piazza, la reazione del regime di Teheran alle cosiddette “interferenze” dell'Occidente comincia a farsi sentire. E mentre l’opposizione torna a chiedere nuove consultazioni, l’Unione Europea sollecita colloqui con l’Iran sul tema del nucleare. Il servizio di Claudia Di Lorenzi:RealAudioMP3

Cresce la tensione fra Londra e Teheran. Sono accusati di “aver avuto un ruolo di rilievo” nelle manifestazioni di protesta contro la rielezione in Iran del presidente Ahmadinejad, gli otto funzionari iraniani dell'ambasciata britannica a Teheran arrestati oggi. La Gran Bretagna ha chiesto la loro immediata liberazione e ha definito l’operazione un "abuso" e una vera e propria "intimidazione". L’episodio giunge ad alimentare le tensioni fra i due governi: la settimana scorsa il ministro degli Esteri iraniano Mottaki aveva accusato la Gran Bretagna di aver ordito un complotto contro le elezioni presidenziali, e dal Paese erano stati espulsi due diplomatici britannici e un giornalista della Bbc. Londra aveva risposto con un provvedimento analogo. Intanto, sul fronte interno, la guida suprema iraniana, l’ayatollah Khamenei, annuncia conseguenze “più amare” di quelle viste finora per chi non accetterà di seguire vie di protesta legali, ma il leader dell’opposizione Mussavi rifiuta la proposta del Consiglio dei Guardiani di partecipare al riconteggio del 10% delle schede e torna a chiedere l'annullamento del voto. Sulla stessa linea anche l’altro ex candidato Karrubi, che boccia l'ipotesi della commissione governativa a favore di una indipendente. Sul versante diplomatico, dall'isola greca di Corfù, dove è in corso il vertice Osce, il ministro degli Esteri italiano Frattini ha definito gravi gli arresti e ha chiesto sull’episodio “una posizione comune”, mentre il responsabile della Politica Estera dell'Ue Solana tenta la strada del dialogo: da parte sua l’auspicio di una ripresa rapida dei colloqui sul nucleare con l'Iran. Sul tema i ministri degli Esteri dell’Unione Europea si riuniranno a colloquio domani.

Argentina
Elezioni di metà mandato in Argentina: 28 milioni di elettori sono chiamati alle urne per rinnovare la metà dei seggi della Camera e un terzo dei seggi del Senato. Il voto rappresenta un banco di prova per il modello economico e di governo della presidente Cristina Fernandez Kirchner e di suo marito e predecessore Nestor Kirchner, leader del fronte peronista ortodosso che, per gli effetti della crisi economica, rischiano di perdere il consenso della popolazione e il controllo del Congresso argentino. A contrastarli è il miliardario Francisco De Narvaez, peronista dissidente. I sondaggi indicano un sostanziale pareggio tra i due partiti. Decisivo il voto nel distretto di Buenos Aires, in cui vive il 38 per cento della popolazione argentina.

Irlanda del Nord
Prosegue il processo di pace nell’Irlanda del Nord: due gruppi paramilitari filo-britannici hanno annunciato di aver completato il processo di disarmo irreversibile di fronte a testimoni indipendenti. Anche un terzo gruppo avrebbe avviato la distruzione di armi, munizioni ed esplosivi. Si avvicina dunque la fine della lotta armata che per decenni ha visto contrapposti nazionalisti e repubblicani ed ha causato circa 4000 morti. Una “decisione coraggiosa e audace” in favore della pace, che esprime fiducia nelle istituzioni politiche” è il commento di Shaun Woodward, segretario di Stato per l’Irlanda del Nord. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso e dal segretario di Stato Usa Hillary Clinton.

Afghanistan
Nessun ferito fra i militari italiani della Folgore bersaglio oggi di un attentato dinamitardo nei pressi della città di Farah, nell'Ovest dell'Afghanistan. Il convoglio su cui viaggiavano è stato gravemente danneggiato dall’esplosione di un ordigno ai bordi della strada. Ne dà notizia il comando del contingente italiano secondo cui l'attacco è avvenuto stamani mentre i soldati italiani si recavano nella località di Bala Baluk, dove una caserma dell'esercito afghano era stata assaltata da un gruppo di insorti.

Somalia
E’ stata liberata la nave belga Pompei e il suo equipaggio, dal 18 aprile in mano ai pirati somali. Ne dà notizia il governo belga che assicura che "tutto l'equipaggio è in buona salute". La Pompei era stata attaccata mentre navigava al largo della Somalia, 150 km a nord delle Seychelles.

Guinea Bissau
Elezioni presidenziali in Guinea-Bissau: il voto si svolge in un clima di grave incertezza dopo l’assassinio del presidente João Bernardo Vieira, nel marzo scorso. Due i candidati principali: il favorito è Malam Bacai Sanhá, già presidente dal 1999 al 2000 ed esponente del partito di governo, il nazionalista Paigc. Il suo avversario è il socialdemocratico Mohamed Ialá Embaló, presidente dal 2000 al 2003, quando fu deposto da un colpo di Stato. Alle urne circa 600mila elettori su una popolazione totale di 1,5 milioni di abitanti.

Corfù - Osce
I 56 ministri degli esteri e rappresentanti dei paesi dell'Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, si riuniscono oggi a Corfù per cercare un accordo per una nuova missione di osservatori in Georgia e valutare le proposte russe per una "nuova architettura di sicurezza continentale". La precedente era scaduta il 31 dicembre scorso e oggi Mosca rifiuta di rinnovarla. Malgrado i dissensi sulla Georgia, ieri Russia e Nato hanno deciso di riprendere la collaborazione. A margine della conferenza i ministri dell'Ue si riuniranno per discutere la situazione iraniana.

Italia - G8
Al via da stanotte l'operazione sicurezza in vista del G8, dall’8 al10 luglio a L'Aquila. Da domani e fino alle 24.00 del 15 luglio l'Italia sospenderà il trattato di Schengen, che permette ai cittadini europei di circolare liberamente tra i vari Paesi senza obbligo di verifiche alla dogana. Tornano così i controlli alle frontiere terrestri e navali, negli aeroporti e nei porti, mentre uno scudo aereo limiterà il traffico ai solo velivoli autorizzati. In tutto il Paese saranno impegnate circa 15.000 unità delle forze dell'ordine con l'obiettivo di garantire la massima tutela per i capi di Stato e di Governo che saranno in Italia già dal 7 luglio, vigilia del vertice.

Libano
Il prossimo governo libanese sarà “omogeneo e di consenso”, giacché terrà conto delle esigenze della maggioranza parlamentare come di quelle dell'opposizione, guidata dal movimento filo-iraniano Hezbollah: lo ha detto ieri a Beirut il premier incaricato Saad Hariri, dopo aver ricevuto l'incarico ufficiale di formare il nuovo governo dal capo dello Stato Michel Suleiman. Al nuovo primo ministro il compito di far convivere nell'esecutivo di “unità nazionale” le numerose anime politiche del Paese: i filo-siriani e i filo-sauditi, gli alleati di Teheran e quelli di Washington.

Egitto
I servizi di sicurezza egiziani hanno arrestato oggi quattro dirigenti dei Fratelli Musulmani, fra cui il numero tre del gruppo, Abdel Monim Abul Foutouh, ai vertici dell'Unione dei medici arabi e a capo della corrente riformista moderata in seno alla formazione dei Fratelli Musulmani. Lo rendono noto fonti dell'organizzazione.

Pakistan
L'aviazione pachistana ha bombardato postazioni talebane nel sud Waziristan, al confine con l'Afghanistan. Gli insorti avevano attaccato due accampamenti militari uccidendo almeno due soldati e ferendo quattro paramilitari. Si tratta degli ultimi atti dell'offensiva cominciata nella valle dello Swat due mesi fa.(Panoramica Internazionale a cura di Claudia Di Lorenzi)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 179

 
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