Triduo ecumenico e oratorio per la conclusione dell'Anno Paolino nella Basilica Ostiense
Una ricca celebrazione ecumenica dei Vespri ha segnato ieri pomeriggio nella Basilica
papale di San Paolo fuori le Mura l’inizio delle celebrazioni liturgiche per la chiusura
dell’Anno Paolino. Vi hanno partecipato fedeli cattolici, ortodossi, anglicani e protestanti
e sono stati presieduti congiuntamente da padre Edmund Power, Abate dell’Abbazia benedettina
di San Paolo, da padre Gheorghe Militaru, parroco della comunità romeno-ortodossa
di Ostia, dal canonico David Richardson capo dell’Anglican Center e della Comunità
anglicana di Roma (che ha tenuto l’omelia) e dal rev. Jens-Martin Kruse, pastore della
comunità evangelica luterana di Roma che si sono alternati nella recita delle preghiere
sui Salmi e sui Cantici. Questi venivano cantati dai Monaci di San Paolo fuori le
Mura o dalla corale anglicana o da quella luterana o da un cantore ortodosso. Momenti
di grande emozione ecumenica sono stati la recita comune del Padre Nostro, la Confessio
Paolina dei quattro presidenti accanto al Sepolcro dell’Apostolo con la lettura
del celebre “Inno alla Carità “ (racchiuso nella prima Lettera ai Corinzi) e la loro
benedizione congiunta ai fedeli, impartita a braccia allargate. La seconda giornata
del Triduo petro-paolino è stata segnata questa mattina dalla ordinazione presbiteriale
di un missionario dell’Istituto del Verbo Incarnato, conferita da mons. Andrea Maria
Erba, vescovo emerito della diocesi suburbicaria di Velletri-Segni, presenti numerosi
sacerdoti e suore di varie Nazioni; e nel pomeriggio dai Vespri, dalla connotazione
missionaria, presieduti dal Cardinale Ivan Dias, prefetto della Congregazione per
l’Evangelizzazione dei Popoli. Domani la celebrazione dei primi Vespri della solennità
dei Santi Pietro e Paolo sarà presieduta dal Papa. In serata nella Basilica è stato
eseguito in prima assoluta, e con vivissimo successo, l’Oratorio “Cadens Revixit”
di Sergio Rendine, su libretto del poeta Roberto Mussapi, opera che era stata commissionata
per chiudere le manifestazioni culturali dell’Anno Paolino. (A cura di Graziano
Motta)