2009-06-26 16:05:17

I vescovi Usa: rispettare i diritti dei lavoratori


La Conferenza Episcopale degli Stati Uniti ha pubblicato un documento in cui offre alcune linee guida per favorire un clima di maggiore collaborazione tra datori di lavoro, sindacati e lavoratori operanti nelle strutture sanitarie cattoliche. Il documento di 12 pagine è intitolato “Rispettare i giusti diritti dei lavoratori: guida e opzioni per l'assistenza sanitaria e i sindacati cattolici”. Un comunicato dei vescovi spiega che il testo è il frutto di un ampio accordo raggiunto dopo più di due anni di consultazioni. “Al centro di questo straordinario accordo - ha precisato alla conferenza stampa di presentazione il card Theodore McCarrick che ha partecipato alle trattative – vi è l’idea che spetta ai lavoratori e non ai vescovi, ai manager degli ospedali o ai leader sindacali decidere se essi debbano essere rappresentati o meno da un determinato sindacato. Dal momento che l’assistenza sanitaria cattolica è un servizio e non un’industria - ha puntualizzato l’arcivescovo emerito di Washington - il modo in cui tratta i suoi operatori e in cui essa è trattata dai lavoratori non sono semplici questioni interne, ma dovrebbe riflettere l'insegnamento cattolico sul lavoro e sui lavoratori, sull'assistenza sanitaria e sul bene comune”. Un concetto chiarito nell’introduzione da mons. William Murphy, presidente del Comitato episcopale per la Giustizia Interna e lo Sviluppo Umano, che richiama la necessità di “una rinnovata attenzione per ciò che è al cuore del servizio sanitario cattolico: i pazienti e i lavoratori che li assistono”. Per fare questo – sottolinea - occorre “misura e cooperazione e nuovi comportamenti” da parte di tutte le parti interessate: lavoratori, manager vescovi e pazienti. Tra i principi – peraltro non vincolanti – per “una giusta ed equa organizzazione” del lavoro il documento indica il rispetto reciproco tra datori di lavoro e sindacati dei rispettivi ruoli e la salvaguardia della salute del paziente. Il documento invita inoltre le parti ad evitare indebite pressioni sui lavoratori, a fornire loro pari accesso alle informazioni e a rispettare criteri di verità ed equilibrio nelle loro comunicazioni. (L.Z.)







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