2009-06-25 15:43:28

Sri Lanka: sei sacerdoti prigionieri nei campi profughi


Sei sacerdoti cattolici sono  tenuti in isolamento nei campi profughi dello Sri Lanka. Sono quattro preti della diocesi di Jaffna e 2 missionari che hanno vissuto tra la popolazione tamil sino agli ultimi istanti della guerra. Le condizioni sono al collasso e alle organizzazioni umanitarie non è permesso di intervenire. La Chiesa srilankese ha subito chiesto la liberazione dei sacerdoti ma non ha ancora ottenuto alcuna risposta dal ministero della Difesa. Un operatore umanitario impegnato nei campi in cui vivono 300 mila sfollati ha raccontato ad AsiaNews la loro vicenda denunciando anche la scomparsa di tre medici che avevano diffuso cifre e dati sui morti durante gli ultimi giorni di guerra tra esercito e Tigri Tamil. C’è bisogno urgente - ha spiegato - di organizzare servizi di assistenza. C’è anche bisogno di fornire sostegno psicologico per aiutare le persone che sono rimaste traumatizzate dalla guerra. Alle ong non è permesso di lavorare tra la gente: possono visitare i campi portando gli aiuti ma devono consegnarli ai militari, gli unici a poterli distribuire. Ad alcuni sacerdoti è consentito di celebrare la Santa Messa ma sono sempre accompagnati da personale dell’esercito. Giornalisti, agenzie umanitarie e attivisti per i diritti umani non possono visitare i campi. Le autorità – ha detto infine l’operatore umanitario - affermano che le zone da cui provengono i profughi sono cosparse di mine. Il governo tiene in inoltre in isolamento i profughi per evitare che ribelli tamil si possano infiltrare nei campi. (A.L.)







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