Rapporto Onu: la crisi colpisce anche il mercato della droga
“Finché la domanda di droga persiste, i Paesi deboli saranno sempre presi di mira
dai trafficanti. Se l'Europa vuole davvero aiutare l'Africa, dovrebbe ridurre il suo
appetito per la cocaina”. Lo ha affermato Antonio Maria Costa, direttore dell’Ufficio
delle Nazioni Unite per la lotta alla droga e alla criminalità presentando il rapporto
annuale sulla produzione e il consumo di sostanze stupefacenti nel mondo. Il dossier
è stato pubblicato in vista della Giornata mondiale contro la droga, che si celebra
domani. Nel rapporto, ripreso dall’agenzia Fides, si prende atto che grazie agli sforzi
internazionali, vi è un declino dei flussi di cocaina diretti dall’America Latina
in Europa, passando per l’Africa occidentale. Nonostante questo però la violenza connessa
al narcotraffico e l'instabilità politica continuano a rappresentare una serie minaccia
per diversi Paesi della regione, in particolare per la Guinea-Bissau. Il rapporto
lascia intravedere anche dei motivi di speranza perché afferma che è in calo il mercato
della cocaina, degli oppiacei e della cannabis. Allo stesso tempo lancia l’allarme
sulla diffusione delle droghe sintetiche, amfetamine, metamfetamine e ecstasy, nei
Paesi in via di sviluppo. Mentre infatti l’abuso di queste sostanze è stabile nei
Paesi sviluppati, nei Paesi in via di sviluppo si registra un aumento della produzione
e del consumo. Per quel che riguarda la cocaina, Antonio Maria Costa ha affermato
infine che “il mercato globale della cocaina di 50 miliardi di dollari sta subendo
uno sconquasso sismico”, come dimostrato dal fatto che “il livello di purezza e i
sequestri sono in ribasso. (A.L.)