Il cardinale Poletto: la politica è una missione, non una sistemazione
“La celebrazione della festa del patrono non può ridursi a semplice coreografia, come
purtroppo vedo sottolineare da certi giornali, dove l’aspetto religioso è ignorato
e perfino accostato ad antichi riti ancestrali che nulla hanno a che spartire con
la fede”. E’ quanto ha affermato ieri il cardinale Severino Poletto, arcivescovo di
Torino, durante la Santa Messa per la solennità di San Giovanni Battista, patrono
del capoluogo piemontese. "Mi pare doveroso ribadire – ha aggiunto il porporato -
che da questa festa dobbiamo sentirci stimolati a metterci in discussione nei confronti
di Dio" e con “la verità che Egli ci ha rivelato, specialmente per mezzo di Gesù Cristo”.
“Giovanni, come lampada splendente, ha avuto il compito di rendere testimonianza alla
verità su Gesù, come Messia e Figlio di Dio. Oggi molti di noi stanno per troppo poco
tempo sotto questa luce e continuano a non riconoscere l’esistenza e l’amore del Signore,
anche se non mancano coraggiosi testimoni della fede impegnati nei più diversi ambiti
di vita”. Ricordando, inoltre, che si allarga sempre di più una situazione di povertà
per molte famiglie, l’arcivescovo di Torino ha sottolineato che occorre maggiore solidarietà.
E’ necessaria – ha aggiunto – anche “una capacità di lettura obiettiva delle cause
per rimuovere le situazioni che hanno creato tante ingiustizie”. “La Chiesa di Torino
– ha spiegato il porporato – è in prima linea, come sempre, sul versante della carità”.
Ma quando la povertà è frutto di ingiustizia allora “le istituzioni civili, governative,
imprenditoriali, sindacali, ed ora in particolare gli istituti bancari, devono non
solo rimboccarsi le maniche senza perdere tempo, ma anche fare un serio esame di coscienza
per verificare se non si sia permesso che gli interessi di parte prevalessero sul
bene comune”. “La crisi - ha detto il cardinale - sta strozzando il mondo del lavoro”,
mette in difficoltà intere famiglie togliendo “speranza per progettare il futuro a
molti giovani" e "richiede interventi urgenti”. Sono urgenti risposte responsabili
– ha osservato l’arcivescovo di Torino – non solo per “rilanciare le grandi, medie
e piccole imprese, ma anche per garantire a tutti, compresi i molti lavoratori precari
che hanno perso il lavoro, qualche forma di sostegno economico attraverso l’allargamento
della possibilità di usufruire dell’aiuto degli ammortizzatori sociali”. Il cardinale
Severino Poletto ha infine sottolineato che “chi ha avuto dai cittadini investiture
politiche ad ogni livello deve sentirsi in prima linea per superare questa autentica
calamità”. “La politica – ha affermato – deve essere considerata una missione, non
una sistemazione”. “Chiedo a quanti fanno la scelta dell’impegno politico – ha concluso
il porporato – di vivere questo impegno non finalizzato a convenienze personali, di
questo o quello schieramento, ma come vero servizio per il bene di tutta la collettività”.
(A.L.)