La Chiesa ricorda oggi la natività di San Giovanni Battista, l’unico Santo del quale
i cristiani celebrano la nascita
La Chiesa ricorda oggi la Natività di San Giovanni Battista. La tradizione cristiana
lo ha chiamato il “Precursore”, cioè “colui che corre innanzi”, l’araldo del Messia,
sulla base della profezia di Isaia. E’ vissuto al tempo di Erode Antipa. Giovanni
ne condannò pubblicamente la condotta perché conviveva con la cognata Erodiade e per
questo il re lo fece imprigionare. Il Battista è l’unico Santo del quale i cristiani
celebrano la nascita. Ce ne spiega il motivo padre Gabriele Ferlisi, Agostiniano
scalzo, al microfono di Tiziana Campisi:
R. - Quando
Maria è andata a far visita ad Elisabetta, portava già in grembo il Figlio di Dio.
Gesù nel grembo di Maria ha santifica Giovanni nel grembo della madre Elisabetta.
E’ stato santificato prima della nascita e quindi è l’unico Santo di cui si celebra
la nascita a questo mondo. E di lui si celebra anche la nascita alla vita eterna,
il 29 agosto, che è il giorno del martirio di San Giovanni Battista, quando è stato
decapitato.
D. - Una figura singolare quella di San
Giovanni Battista. Forse, a volte, un po’ dura nel modo di esprimersi...
R.
- Lui è molto cosciente della missione che gli è stata affidata e deve preparare la
venuta di Gesù. E’ molto bello quello che dice Sant’Agostino, cioè che San Giovanni
è posto come un confine fra i due testamenti: l’Antico e il Nuovo. Quindi, è una figura
che fa da ponte. Lui è la voce, Cristo è il Verbo. Quindi, sono due figure che si
richiamano e si completano. Giovanni Battista, che simboleggia il Vecchio Testamento,
è completato da Cristo che è il Nuovo Testamento.
D.
- Ma per il cristiano, che cosa significa celebrare questa festa?
R.
- Oggi, le persone vogliono non tanto maestri, quanto testimoni. Giovanni Battista
è un autentico testimone. Lui paga con il sangue la sua fede nel Cristo. Non si perde
in elucubrazioni, in sofismi. Lui va all’essenziale. Indica Cristo come l’Agnello
che toglie il peccato del mondo. Lui indirizza i suoi discepoli a Cristo. Lui si dichiara
incapace di sciogliere i legacci dei suoi sandali. E’ come dovrebbe essere ciascuno
di noi: un testimone che indirizza a Cristo, una presenza della presenza del Signore.
E questo lo si può essere quando la persona è davvero credibile, in ciò che vive,
in ciò che crede, in ciò che insegna. Il messaggio di oggi, ripeto, è che abbiamo
bisogno di testimoni.