In visita "ad Limina" in Vaticano i vescovi del Vietnam, Paese che vanta una Chiesa
in crescita nonostante le difficoltà
Da qualche giorno, i vescovi del Vietnam sono in Vaticano per la loro visita ad
Limina. Grande poco più dell’Italia, abitato da 83 milioni di abitanti, lo Stato
del sudest asiatico conta circa 6 milioni di cattolici, il 7 per cento della popolazione.
La Chiesa vietnamita è suddivisa in tre arcidiocesi e 23 diocesi. Per un profilo della
comunità ecclesiale del Vietnam, ascoltiamo il servizio di Alessandro Gisotti:
Una comunità
vitale nonostante le difficoltà e le persecuzioni. Quella della Chiesa in Vietnam
è una storia segnata da oppressioni. Tra il XVII secolo e il XIX vengono emanati ben
53 editti contro i cristiani, ma anche nel recente passato i fedeli e i loro pastori
hanno subito pesanti restrizioni alla propria libertà da parte del regime socialista.
Oggi, il governo ha reso meno stringenti i controlli e anche ai vescovi è concessa
maggiore libertà di movimento. Inoltre, le strutture caritative possono svolgere con
più facilità le proprie opere in favore della popolazione. La situazione resta comunque
difficile, come ribadiscono, tra l’altro, i rapporti dell’Associazione “Aiuto alla
Chiesa che Soffre”. E tuttavia, sono numerosi i segni che indicano una notevole vitalità
della Chiesa vietnamita. Nonostante la cronica scarsità dei
sacerdoti, le celebrazioni eucaristiche sono sempre caratterizzate da una grande affluenza
di fedeli. D’altro canto, i laici - attraverso gruppi e movimenti - sono molto impegnati,
specie nell’azione missionaria verso i non cristiani. Altro segno di questa vitalità
è l’alto numero di vocazioni sacerdotali e religiose, nonostante le restrizioni governative.
Attualmente, nel Paese si contano 50 Congregazioni femminili e più di 20 maschili.
Particolarmente attivi sono i Salesiani e i Redentoristi. Questi ultimi, hanno lavorato
alla traduzione della Bibbia in lingua vietnamita. Tre le grandi sfide per la Chiesa
vietnamita di oggi figurano l’evangelizzazione, la formazione dei candidati al sacerdozio
e la crisi della famiglia, sempre più minacciata dagli effetti destabilizzanti dell’urbanizzazione
e dagli stili di vita edonistici. Proprio alla famiglia, i presuli hanno dedicato
un lettera pastorale lo scorso dicembre. Per rilanciare l’evangelizzazione, l’episcopato
ha varato quest’anno un nuovo Piano nazionale che prevede, tra l’altro, la distribuzione
delle Bibbie e la creazione di stazioni missionarie nelle aree periferiche del Paese.