Mons. Celata al concerto “Il sole dell’amore” di Assisi, promosso dall’Ambasciata
del Pakistan
“Due tradizioni, due esperienze religiose differenti - quella incarnata da Francesco
e quella qui rappresentata dagli artisti musulmani pakistani - interpelleranno la
nostra mente e faranno vibrare il nostro spirito”. Sono queste le parole pronunciate
ieri sera da mons. Pier Luigi Celata, segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo
Interreligioso, in occasione del concertoQawwali “Il sole dell'amore” organizzato
ad Assisi dall’Ambasciata del Pakistan con il Sacro Convento, la Diocesi e la Città.
Dopo aver ringraziato per il concerto, il presule ha osservato: “Come avviene in ogni
autentico dialogo, al termine di questo evento che possiamo definire anche come incontro,
ci troveremo sicuramente arricchiti e rafforzati nella nostra identità se, attraverso
l’esperienza spirituale che ci sarà comunicata, avremo potuto aprire intelligenza
e cuore a riconoscere la presenza di Dio, l’azione misteriosa del suo Spirito, i segni
del Verbo eterno che si è incarnato nel seno di Maria”. Mons. Celata ha continuato:
“L’incontro dialogico tra cristiani e musulmani, rispettoso delle identità di ciascuno,
aperto alla verità ed animato dall’amore, può e deve contribuire al bene di ogni società
e di tutti gli Stati e Nazioni in cui essi sono chiamati a vivere”. “Insieme, musulmani
e cristiani - ha concluso - se vogliamo essere veramente fedeli alle nostre rispettive
tradizioni religiose, siamo chiamati ad impegnarci per prevenire ed impedire ogni
forma di discriminazione e di violenza per promuovere il rispetto effettivo della
dignità di ogni persona e delle sue scelte libere soprattutto in materia di religione”.
(V.V.)