Il 27 giugno al Teatro dell’Opera di Roma lo spettacolo "Epistola ultima" su San Paolo
In occasione della chiusura dell'Anno Paolino verrà proposta un’opera sull’Apostolo
delle Genti: sabato 27 giugno alle ore 20,30, presso il Teatro dell’Opera di Roma
verrà rappresentata "Epistola ultima", un ritratto evocativo di San Paolo in musica,
danza, immagini e parole. Negli 8 episodi biblici in danza, previsti nei 90 minuti
di spettacolo, verranno rappresentati il martirio di Santo Stefano, la conversione
sulla strada per Damasco, alcune scene di prediche e guarigioni miracolose, la decadenza
del banchetto del governatore romano Felice, la tempesta marittima col naufragio a
Malta e la vita circense a Roma. “Ho voluto affidare al teatro danza – rivela Adriana
Del Giudice, presidente dell’Associazione culturale Mondi Vicini e autrice della musica
– il compito di rappresentare in forma moderna la vita di San Paolo. Ma nell’opera
ci sono anche elementi classici come il coro che interviene cantando a cappella il
racconto biblico”. La complessità della figura umana e spirituale di San Paolo ha
reso necessaria la combinazione di diversi strumenti stilistico-espressivi che il
regista David Haughton ha modulato secondo le esigenze narrative dell’opera. Per mettere
a punto il testo, all’autrice Rosa Stipo sono stati necessari due anni di ricerche
storiografiche, concentrate soprattutto sui testi degli “Atti degli Apostoli” e delle
“Lettere” paoline. “In onore alla romanità dell’Apostolo delle Genti che spesso si
dichiarava cittadino romano - spiega Rosa Stipo, vicepresidente dell’Associazione
Mondi Vicini - abbiamo voluto far cominciare il nostro racconto a Roma”. “Paolo –
aggiunge - si trova incatenato al suo carceriere, che gli fa domande sulla sua vita
e lo costringe a ricordare il suo passato di persecutore dei cristiani. Alla fine
San Paolo riuscirà a convertirlo tramite il racconto della sua vita, rappresentata
attraverso flashback e scene di danza”. Lo spettacolo "Epistola ultima", prodotto
da Mondi Vicini in collaborazione con il Centro culturale San Paolo e le Paoline Edizioni,
è patrocinato dal Comune di Roma, dal Teatro dell’Opera di Roma e dall’Abbazia di
San Paolo fuori le Mura. (A.L.)