Concluso nella Basilica di San Paolo l’International Church Music Festival
La Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura ha ospitato ieri sera la conclusione
del 25.mo International Church Music Festival, che nei due giorni precedenti si era
svolto nelle basiliche papali di San Giovanni in Laterano e di Santa Maria Maggiore
e nella basilica di Santa Maria ad Martyres (Pantheon), ma che nella celebrazione
dell’Anno Paolino presso il Sepolcro dell’Apostolo, ha avuto una connotazione ecumenica
particolarmente significativa. Gran protagonista del concerto di chiusura è stato
infatti il The Massed Festival Choir composto per l’occasione dalle corali e da gruppi
vocali di diverse confessioni cristiane, parecchie cattoliche, molte protestanti e
una orientale; in tutto da più di 400 cantori di ogni continente. Sul podio, a dirigere
anche la “Roma Tre Orchestra”, in un programma che ha avuto come grande attrazione
la “Messa di gloria” di Giacomo Puccini, di rarissima esecuzione (solisti il tenore
Karl Dent e il baritono Brandon Nase), il Concerto per due pianoforti e orchestra
di Francis Poulenc (con Stephen Nielson e Ovid Young) e il Te Deum di Haydn, si sono
alternati due maestri di reputazione mondiale: Paul Leddington Wright e sir David
Willcocks, molto festeggiato perché è stato il direttore principale del Festival
fin dalla sua prima edizione del 1984 a Portsmouth, in Inghilterra. Festival che poi
è approdato a Coventry e Chester, a Berna (Svizzera), Oberammergau (Germania) e ora
per la prima volta a Roma, città prescelta dal suo direttore Elwyn Raymer per festeggiare
i 25 anni, di una iniziativa ideata per fare incontrare nell’amicizia e nella preghiera
musicisti di diverse culture; in questa edizione australiani, canadesi, indiani, inglesi,
italiani, kenyoti, olandesi, statunitensi, svizzeri, ucraini. Il concerto si è concluso
con l’esecuzione dell’Alleluja dal “Messia” di Haendel che gli oltre duemila spettatori,
su invito di sir David Willcocks, hanno ascoltato in piedi. (A cura di Graziano
Motta)