Concluso ad Assisi il Capitolo Generale dei Frati Minori
Stamani, con la solenne celebrazione eucaristica nella Basilica della Porziuncola,
in Santa Maria degli Angeli, si è concluso il 187.mo Capitolo Generale dei Frati Minori.
Nell’omelia, fra José Rodriguez Carballo, rieletto Ministro Generale dell’Ordine,
ha fatto ancora una volta memoria degli 800 anni del movimento francescano. Ha sottolineato
come la diversità di lingua e cultura, che da sempre lo caratterizza, ha rappresentato,
anche in questa esperienza capitolare, una ricchezza per comprendere in profondità
la volontà di Dio. Come nella prima Pentecoste cristiana e nei primi Capitoli dell’Ordine
- ha detto - lo Spirito ha animato la riflessione su tutto ciò che riguarda la vita
e la missione dei Fratelli. Un elemento essenziale per attuare oggi le iniziative
pastorali e missionarie dei frati sarà l’attenzione, per “conoscere bene il cuore
degli uomini a cui ci rivolgiamo, il loro modo di pensare e di porsi”, solo così si
potrà continuare ad essere i “frati del popolo”. Insieme a questo “diventa anche
necessario essere ben preparati intellettualmente in vista di una lettura attenta
dei segni dei tempi e dei luoghi, ed essere quindi in grado di offrir loro una risposta
evangelica”. Il mondo - ha proseguito fra Carballo - ha diritto di attendersi che
i frati siano strumenti di riconciliazione e di pace, solidali con i più miseri, attenti
alla salvaguardia del creato, “capaci di favorire il dialogo tra le culture, le generazioni,
le religioni, le correnti di pensiero, per far crescere la conoscenza e il riconoscimento
reciproci e la ricerca di cammini comuni per dare inizio ad un mondo fraternizzato
con le sue ricche e sane differenze”. Nelle quattro settimane di lavori (iniziati
lo scorso 24 maggio), i 152 delegati, rappresentanti dei circa 15.000 frati presenti
nel mondo, hanno esaminato lo stato dell’Ordine e hanno tracciato insieme il cammino
dei prossimi sei anni. Il documento finale, intitolato “Portatori del dono del Vangelo”,
illustra alcune maniere con le quali nel nostro mondo, così diverso da quello dell’epoca
di san Francesco, i Frati Minori vogliono annunciare il Vangelo. La missione – si
afferma in esso – avviene tra gli uomini di oggi, mettendo al centro gli altri e non
se stessi, in un atteggiamento di simpatia per il mondo, cercando di comprendere e
rendersi comprensibili ad ogni popolo e ad ogni cultura. Tale impegno assume spesso
la forma della partenza per altri paesi, per vivere tra uomini di altre lingue e culture
e rendere presente a tutti il dono del Vangelo. L’evangelizzazione assume così una
spiritualità attenta anche ai valori della giustizia, pace, integrità del creato e
rende i fratelli ponti di dialogo, di incontro, di riconciliazione. Delle oltre 100
proposizioni approvate, circa metà ha riguardato la revisione delle leggi interne
all’Ordine (gli Statuti Generali). L’altra parte ha orientato il cammino da percorrere
per una rinnovata formazione personale e comunitaria dei frati, che tenga presente
dei tempi attuali, in vista di un impegno missionario e sociale capace di comprendere
le problematiche dell’uomo di oggi. Sono stati aggiunti o rafforzati progetti missionari
in diverse aree del Pianeta, da realizzarsi tra il 2009 e il 2015. Molto forte è l’impegno
preso circa i temi della giustizia, della pace e dell’ecologia. La sintesi di quanto
avvenuto nell’assise capitolare e di quanto deciso dai 152 delegati verrà presentata
agli organi di informazione nella conferenza stampa di lunedì 22 giugno, alle ore
11.00 presso la Curia Generale dei Frati Minori a Roma.