Si celebra oggi la Giornata Mondiale del Rifugiato
''Rifugiati non solo numeri”. Questo il tema scelto, quest'anno, dall'Alto commissariato
delle Nazioni Unite per la Giornata mondiale del rifugiato che si celebra oggi. Ieri
a Roma sono stati consegnati i premi ai marinai italiani che nel 2008 hanno soccorso
in mare i disperati immigrati irregolari su imbarcazioni di fortuna salvando la vita
in diversi episodi a 631 persone. Si tratta di tre equipaggi del Compartimento Marittimo
di Mazara del Vallo in Sicilia. E’ stato anche presentato alla stampa il rapporto
annuale Onu sui rifugiati. C’era per noi Fausta Speranza.
Il numero
di persone in fuga da conflitti, violazioni dei diritti umani e persecuzioni a fine
2008 era di 42 milioni. Di questi, 25 milioni sono assistiti dall’Alto Commissariato
Onu: 14 milioni di sfollati interni, 10 milioni di rifugiati. Tra i dati, uno particolarmente
significativo: l’80% dei rifugiati è accolto in Paesi in via di sviluppo e non nel
Nord del mondo. Se si guarda ai primi mesi 2009, si deve constatare l’aggravarsi di
situazioni di instabilità internazionale, con emergenze in particolare in Somalia
e in Pakistan. Rispettivamente, la capitale Mogadiscio è devastata dalla guerriglia
urbana che ha costretto alla fuga migliaia di cittadini nel solo primo fine settimana
di giugno; nella regione nord-occidentale del Pakistan, sono centinaia di migliaia
i civili sfollati per l’escalation di scontri tra miliziani e forze governative. Di
queste emergenze e in particolare del Pakistan i media italiani non parlano, è stato
detto da Laurens Jolles, nuovo rappresentante dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati
per l’Italia, Albania, Cipro, Grecia, Malta, Portogallo, San Marino e Santa Sede.
E poi c’è la situazione europea, a proposito della quale Jolles afferma che “l’Unione
Europea in questi anni ha fatto sforzi per armonizzare la normativa in materia di
asilo trovando però un vero accordo solo sugli standard minimi di assistenza e protezione”.
Quello che manca e che l’Onu chiede senza mezzi termini è “una sintesi equilibrata
tra controlli alle frontiere e risposta alle esigenze di protezione”. Jolles chiede...
"…una politica che non si incardini sullo strumento dei respingimenti
come soluzione alla gestione dei flussi di migranti e richiedenti asilo e che non
ruoti intorno all’equazione: immigrazione uguale criminalità". In
sede di presentazione in Italia, il discorso non poteva non partire dai recenti episodi
di respingimento di immigrati irregolari via mare partiti da coste della Libia. La
rappresentante di Amnesty International, che ha preso parte alla conferenza stampa,
ha chiesto alle autorità competenti italiane di far sapere a tutti la sorte di queste
persone una volta rientrate in Libia. Ma ha voluto anche sottolineare che, per le
persone che riescono ad arrivare, l’Italia si distingue per la correttezza delle procedure
di asilo. Dopo aver sottolineato il ruolo che giocano gli enti locali, è stata lodata
in particolare la legge già approvata dalla Calabria di recente – e va detto che è
stata votata all’unanimità con l’appoggio di esponenti del centro destra come del
centrosinistra – che coniuga accoglienza e sviluppo locale puntando ai rifugiati come
risorsa piuttosto che come costo sociale da sostenere. Con l’auspicio che questo diventi
un cardine della normativa a livello nazionale, Jolles ha anche rivolto un invito
alla stampa perché sia meno superficiale e allarmista. I vertici
delle istituzioni italiane hanno inviato messaggi per l’occasione. Il presidente della
Repubblica Napolitano scrive che “le emergenze politiche e umanitarie dei nostri giorni
e il severo impatto della crisi economica mondiale ci richiamano ad un impegno collettivo
per l'attuazione delle intese raggiunte al livello delle Nazioni Unite e dell'Unione
Europea a tutela dei richiedenti asilo e dei rifugiati". Il presidente della Camera,
Gianfranco Fini, afferma che “è necessario superare diffidenze e pregiudizi che si
diffondono nella società, spesso alimentati dall'ignoranza, per promuovere una cultura
dell'integrazione attraverso la pratica del dialogo e della conoscenza reciproca”.
Resta da dire dei premi 2009 assegnati a protagonisti di salvataggi
in mare di vite umane. Si tratta della terza edizione: sono stati premiati tre diversi
equipaggi che fanno capo al Compartimento Marittimo di Mazara del Vallo, in Sicilia.
Sono state salvate in totale 631 persone tra giugno e dicembre 2008.