Oggi la Giornata mondiale contro la Desertificazione
Si celebra oggi la quindicesima “Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione
e alla Siccità”, voluta nel 1994 dall’ dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema e promuovere l’attuazione della
Convenzione delle Nazioni Unite meglio nota come Unccd (United nations convention
to combat desertification), per la lotta alla desertificazione nei Paesi gravemente
colpiti dalla siccità e desertificazione, in particolare l’Africa. La desertificazione
fa sentire il suo peso su un terzo della superficie terrestre, minacciando la vita,
il benessere e lo sviluppo di ben un miliardo di persone. Di fronte a lunghi periodi
di siccità, la carestia e la povertà, molti abbandonano questi territori aridi. Ci
sono, secondo le stime, 24 milioni di persone in fuga. Un numero che potrebbe salire
a 200 milioni entro il 2050. Si tratta per lo più di profughi che vedono a rischio
la salute ed il benessere a causa di avverse condizioni climatiche ma anche per le
conseguenze delle attività umane. Il timore è che la superficie terrestre, già inaridita
per circa il 47%, si possa trasformare ulteriormente in deserto, nelle zone caratterizzate
da carenza di piogge e da alte temperature. In particolare, l’Africa. Il primo passo,
dicono gli esperti dell'Unccd, deve essere quello di un protocollo contro la sete
per fornire a ogni essere umano l’acqua necessaria. In Italia, secondo il Corpo forestale
dello Stato, oltre il 21% del territorio nazionale è a rischio di desertificazione.
Il cambiamento climatico è un fattore determinante, ma non l'unico. In particolare,
vanno riconsiderate – sempre secondo il rapporto del’Unccd - le pratiche agricole
in riferimento all’uso delle risorse idriche destinate sempre più a diminuire. La
crescente domanda anche per i biocarburanti graverà ulteriormente sulle risorse disponibili,
se non gestite in maniera sostenibile. ( A cura di Anna Villani)