Benedetto XVI: il G8 ascolti i leader religiosi. Africa, clima e guerra le priorità
da affrontare
Le religioni hanno molto da offrire ai leader politici: è quanto ribadito, stamani,
da Benedetto XVI, che salutando i pellegrini di lingua inglese, all’udienza generale,
ha rivolto un pensiero speciale ai partecipanti al IV Summit dei leader religiosi
in occasione del G8. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Benedetto
XVI sostiene l’impegno dei leader religiosi mondiali in favore della pace e loda il
“G8 delle religioni”, iniziativa che ribadisce il ruolo fondamentale dei valori spirituali
nella vita dei popoli e di ogni persona. All’udienza generale, il Papa ha parole di
apprezzamento per i promotori del Vertice:
I am confident that it will
do much to draw the attention… “Sono sicuro – è la convinzione del Pontefice
– che questo evento farà molto per calamitare l’attenzione dei leader politici del
mondo sull’importanza delle religioni all’interno del tessuto sociale di ogni società”.
Un Summit, ha aggiunto, che mette l’accento sul dovere dei leader di promuovere leggi
e politiche che sostengano il bene comune. E sul contributo che le religioni possono
dare alla società, specie in un periodo di crisi, si è soffermato ieri il cardinale
Jean-Louis Tauran. Il presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso
ha affermato che l’ambizione dei leader religiosi è di “illuminare la riflessione”
dei capi politici “da un punto di vista etico e aprire gli spiriti e i cuori alla
ricerca del bene comune”. I responsabili delle istituzioni, ha avvertito il porporato,
devono porsi la domanda se “la politica, l’economia, le leggi sono al servizio della
persona umana creata ad immagine di Dio”. Serve “un esame di coscienza”, è l’esortazione
del cardinale Tauran, che ha aggiunto: “In un mondo globalizzato, illuminiamo la loro
strada perché nascano solidarietà concrete”.
All’evento, che si è chiuso
stasera dopo due giorni di lavori, hanno preso parte oltre cento leader religiosi.
Nel documento finale sono state individuate tre priorità da portare ai Grandi della
terra al prossimo G8 di luglio: Africa, cambiamenti climatici e guerra. Il servizio
di Giovanni Ruggero:
E stamani,
è intervenuta al “Summit delle Religioni” anche Maria Voce, presidente del
Movimento dei Focolari, che in questa intervista di Alessandro Gisotti si sofferma
sui frutti che possono portare iniziative come questo Vertice in corso a Roma:
R. – Il primo
frutto è proprio questo fatto di potersi guardare in faccia e parlare costruendo dei
rapporti; quindi, il primo frutto è proprio a livello personale: però questi rapporti
non restano fine a se stessi, evidentemente, perché poi ognuno credo che porti, nel
proprio ambito ed anche nella comunità religiosa cui appartiene, una nuova speranza,
perché sente che si tratta di valori condivisi che investono un po’ tutte le persone,
tutti gli esseri umani di buona volontà ed anche una nuova presa di coscienza che
abbiamo davvero, in quanto persone appartenenti alle diverse religioni, la nostra
parola da dire all’umanità.
D. – Viviamo un periodo di grande crisi,
economica ma non solo; che cosa possono dare le grandi religioni ad un’umanità un
po’ smarrita?
R. – Io penso che possano dare degli ideali sicuri, cioè
l’ideale della fraternità, e far vedere che c’è un piano di Dio sull’umanità, per
fare dell’umanità una famiglia e quindi costruire rapporti di famiglia non solo fra
gli uomini, ma anche fra i popoli, e questo è un messaggio che, partendo dalle religioni,
può arrivare alle persone che contano, anche nella politica dei vari Stati.
D.
– Dal cardinale Tauran al presidente della Repubblica italiana Napolitano, c’è
una condivisione: servono i valori spirituali, anche di fronte alla crisi economica?
R.
– Penso proprio di sì. Penso che servano i valori spirituali, perché la crisi economica,
in fondo, è una crisi legata a delle sperequazioni che sono nate dall’odio, dalla
guerra, dalla sopraffazione, quindi dai mali che, purtroppo, sono entrati nel cuore
dell’uomo. Quindi, se al posto di questi si mette l’amore, si mettono i valori spirituali,
penso che questo può provocare un’inversione di tendenza, e quindi arrivare anche
a dei risultati concreti.
D. – Con questo vertice si vuole anche sottolineare
la dimensione pubblica delle religioni…
R. – Certo. Proprio negli interventi
di stamattina, c’era quello del rappresentante del Canada – che ospiterà il vertice
il prossimo anno –il quale affermava anche quest’intenzione: cioè che i membri del
summit religioso potessero incontrare i membri effettivi del G8.
D. – Il
G8 è ormai alle porte, e alle porte è anche – il Papa stesso lo ha detto - la pubblicazione
di un’enciclica sociale; anche questo può essere un contributo importante…
R.
– Assolutamente. Noi aspettiamo quest’enciclica con grande gioia, ci sembra anche
che questa presa di coscienza della Chiesa – che si esprime attraverso il Papa nell’enciclica
sociale – può essere un grandissimo aiuto per attuare quello che Gesù vuole.