Perù: il cardinale Cipriani invoca per il Paese un futuro di pace
“Che la devozione al Santissimo sacramento si plasmi nella vita del Paese, affinché
ognuno di noi sia seminatore di pace e di gioia e faccia della nostra nazione un “Perú
eucaristico”, è quanto ha partecipato ai propri fedeli, il cardinale Juan Luis Cipriani
Thorne, arcivescovo di Lima. L’occasione è stata la solennità del Santissimo corpo
e sangue di Cristo. “In ogni persona c'è una lotta quotidiana fra il bene della vita
di Cristo e il male della vita del peccato” ha detto il porporato nell’omelia di domenica
scorsa, a cui l’Osservatore Romano ha dato risalto. Da tale conflitto, se vince il
bene, “nascono la gioia, la pace, la giustizia, l'unità, l'amore, la famiglia e i
figli”, se vince il male,“si originano violenza, menzogna, odio, abuso, e questa prima
“frattura” va contro l'Eucaristia”. “La persona eucaristica — ha detto l'arcivescovo
di Lima — è seminatrice di pace, gioia, allegria, unità, di amore per la famiglia
e per la vita. È un seminatore di Cristo”. Il pensiero del cardinale Cipriani Thorne
è andato “ai nostri fratelli delle montagne del sud andino, che stanno patendo una
tremenda ondata di gelo”, e “alla varietà infinita di peruviani” che vivono nella
selva, nella sierra e sulla costa: “Cosa vuol dire eucaristia per tutti loro? Il sacramento
dell'unione in Cristo — ha risposto il porporato — e questo Cristo chiede a tutti
noi di essere seminatori di pace, di sincerità e di riconciliazione”. Le migliaia
di fedeli dopo la celebrazione eucaristica hanno preso parte alla processione da Plaza
de Armas. La processione si è snodata attraverso quattro stazioni eucaristiche (le
prime tre sotto la custodia degli ordini francescano, domenicano e della Mercede):
il porporato ha invocato il Santissimo sacramento e ha pregato per il bene della patria
e di tutte le famiglie, per le vittime della violenza nella selva peruviana e nella
selva ayacuchana, per la Chiesa e i sacerdoti, a pochi giorni dall'inizio dell'Anno
sacerdotale, venerdì 19 giugno, solennità del Sacratissimo cuore di Gesù. A tal proposito
il cardinale Cipriani ha chiesto ai presbiteri dell'arcidiocesi di Lima “di essere
sacerdoti eucaristici, perché in ciò sta tutto il contenuto dell'identità presbiterale».
La Grande missione di Lima — che porta a termine la Missione continentale di Aparecida,
convocata da Benedetto XVI — si sta sviluppando attraverso varie iniziative nelle
parrocchie, nelle fraternità, nei diversi movimenti, nelle case religiose e nei collegi,
e “Gesù seminatore meraviglioso — ha sottolineato il porporato — va ponendo nelle
anime gioia, dedizione e bontà”. Il cardinale Cipriani ha infine invocato il Santissimo
Sacramento: “per liberare questo mondo dal veleno del male, della violenza e dell'odio
che contamina le coscienze”. (A.V.)