2009-06-16 15:01:37

Perù: il cardinale Cipriani invoca per il Paese un futuro di pace


“Che la devozione al Santissimo sacramento si plasmi nella vita del Paese, affinché ognuno di noi sia seminatore di pace e di gioia e faccia della nostra nazione un “Perú eucaristico”, è quanto ha partecipato ai propri fedeli, il cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo di Lima. L’occasione è stata la solennità del Santissimo corpo e sangue di Cristo. “In ogni persona c'è una lotta quotidiana fra il bene della vita di Cristo e il male della vita del peccato” ha detto il porporato nell’omelia di domenica scorsa, a cui l’Osservatore Romano ha dato risalto. Da tale conflitto, se vince il bene, “nascono la gioia, la pace, la giustizia, l'unità, l'amore, la famiglia e i figli”, se vince il male,“si originano violenza, menzogna, odio, abuso, e questa prima “frattura” va contro l'Eucaristia”. “La persona eucaristica — ha detto l'arcivescovo di Lima — è seminatrice di pace, gioia, allegria, unità, di amore per la famiglia e per la vita. È un seminatore di Cristo”. Il pensiero del cardinale Cipriani Thorne è andato “ai nostri fratelli delle montagne del sud andino, che stanno patendo una tremenda ondata di gelo”, e “alla varietà infinita di peruviani” che vivono nella selva, nella sierra e sulla costa: “Cosa vuol dire eucaristia per tutti loro? Il sacramento dell'unione in Cristo — ha risposto il porporato — e questo Cristo chiede a tutti noi di essere seminatori di pace, di sincerità e di riconciliazione”. Le migliaia di fedeli dopo la celebrazione eucaristica hanno preso parte alla processione da Plaza de Armas. La processione si è snodata attraverso quattro stazioni eucaristiche (le prime tre sotto la custodia degli ordini francescano, domenicano e della Mercede): il porporato ha invocato il Santissimo sacramento e ha pregato per il bene della patria e di tutte le famiglie, per le vittime della violenza nella selva peruviana e nella selva ayacuchana, per la Chiesa e i sacerdoti, a pochi giorni dall'inizio dell'Anno sacerdotale, venerdì 19 giugno, solennità del Sacratissimo cuore di Gesù. A tal proposito il cardinale Cipriani ha chiesto ai presbiteri dell'arcidiocesi di Lima “di essere sacerdoti eucaristici, perché in ciò sta tutto il contenuto dell'identità presbiterale». La Grande missione di Lima — che porta a termine la Missione continentale di Aparecida, convocata da Benedetto XVI — si sta sviluppando attraverso varie iniziative nelle parrocchie, nelle fraternità, nei diversi movimenti, nelle case religiose e nei collegi, e “Gesù seminatore meraviglioso — ha sottolineato il porporato — va ponendo nelle anime gioia, dedizione e bontà”. Il cardinale Cipriani ha infine invocato il Santissimo Sacramento: “per liberare questo mondo dal veleno del male, della violenza e dell'odio che contamina le coscienze”. (A.V.)







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