2009-06-16 15:02:31

In India la Chiesa rafforza il dialogo con gli indù per isolare i gruppi radicali


Rafforzare i legami con i leader indù più influenti, con lo scopo di sconfessare e isolare i gruppi induisti radicali responsabili delle violenze contro i cristiani: con questo spirito la Chiesa cattolica indiana ha indetto una serie di incontri ad alto livello e un programma di iniziative di dialogo fra indù e cristiani. Ad inaugurare il programma – rende noto l'agenzia Fides - è stato un incontro tenutosi nei giorni scorsi a Mumbai al quale hanno partecipato il cardinale Oswald Gracias, il nunzio Apostolico in India, mons Lopez Quintana, e leader induisti tra cui Sri Jayendra Sarawati Swami. Uno dei temi centrali dell’incontro, che ha visto i leader confrontarsi in spirito di amicizia e profondo rispetto, è stato quello delle violenze contro le minoranze cristiane in India, a partire dall’ultimo ciclo di attacchi dello scorso anno in Orissa. I leader indù hanno condannato con fermezza le violenze affermando che l’India è un “Paese spirituale”, uno Stato che rispetta i diritti e la libertà religiosa delle minoranze. Si è parlato anche delle presunte “conversioni forzate” che, a detta di alcuni gruppi induisti, sarebbero operate dai cristiani soprattutto presso i dalit e i fuoricasta. Il cardinale Oswald Gracias ha sottolineato che “la conversione è una scelta profondamente personale” e che nella Chiesa cattolica non esistono “conversioni forzate”. I leader cattolici e indù hanno poi convenuto sul fatto che fedeli cristiani e indù dovrebbero impegnarsi insieme in progetti sociali, soprattutto nel campo dell’istruzione e della sanità. I credenti in Cristo sono chiamati a misurarsi con i gruppi radicali indù senza reagire alle provocazioni e alle aggressioni, ma con altre modalità: pregando e digiunando, alzando la voce nelle competenti sedi istituzionali, dialogando e incontrando nella reciproca attenzione e fratellanza la grande maggioranza dei leader e dei credenti di fede indù, da secoli alleati nel costruire armonia, riconciliazione e unità. Alcuni fedeli presenti hanno proposto infine di formare una delegazione di cristiani e indù che possa compiere un pellegrinaggio interreligioso di pace in diversi Stati dell’India, visitando comunità cristiane e sensibilizzando la popolazione locale. L’obiettivo è di portare un messaggio e una testimonianza di armonia fra comunità diverse. (A.L.)







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