All’Aquila i rappresentanti delle religioni del mondo
“In un contesto di crisi mondiale come quello attuale, il ruolo delle religioni non
è quello di offrire soluzioni ai problemi economici ma un supporto spirituale sempre
nella prospettiva della ricerca del bene comune”, lo ha dichiarato l’arcivescovo de
L’Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, in apertura dell’incontro con i rappresentanti
delle religioni di tutto il mondo, ritrovatisi questa mattina in Piazza Duomo, nel
capoluogo abruzzese. La stessa piazza dove si ritroveranno a luglio i leader del G8.
L’incontro nel cuore dell’Abruzzo è stato il prologo della due giorni apertasi a Villa
Madama a Roma, alla presenza di 129 leader. L’acqua, la sicurezza alimentare, la salute,
l’educazione e la pace, sono solo alcuni dei temi discussi. “Questo luogo – ha detto
l’arcivescovo - è il cuore della nostra città dove si trovano i monumenti più belli
e importanti ma oggi è vuota e senza vita a ricordare a tutti il segno di questa tragedia.
Una situazione di sofferenza in cui abbiamo scoperto la solidarietà, l’amore e la
speranza dimostrataci da tutto il mondo”. Nel suo intervento mons. Molinari ha ricordato
anche la figura di Papa Celestino V, sottolineandone il valore “non solo spirituale
ma anche sociale” del perdono “in un tempo in cui la città de L’Aquila era sconvolta
da lotte intestine e faide politiche”. Poi, rivolgendosi ai responsabili delle religioni,
ha detto: “Ricordando questa figura cara alla nostra città invito voi tutti, uomini
di fede a promuovere il dialogo e la riconciliazione divenendo nel mondo apostoli
di pace”. “Sappiamo che non è possibile immaginare un futuro di pace per tutti se
non si parte dai luoghi di maggior sofferenza. Ecco perché abbiamo voluto partire
da qui, con questo pellegrinaggio al centro di una città ferita” ha aggiunto monsignor
Vincenzo Paglia, presidente della Commissione Episcopale per l'ecumenismo e il dialogo
interreligioso della Cei. “Vogliamo dimostrare – ha proseguito mons. Paglia di fronte
ai rappresentanti dei leader delle religioni del mondo – la nostra solidarietà alle
popolazioni colpite dal sisma all’apertura di questo appuntamento in cui, insieme
ai leader delle religioni del mondo, vogliamo presentare le nostre istanze e proposte
ai grandi della terra, consapevoli che è difficile oggi guardare al futuro con speranza
senza considerare la dimensione religiosa”. “La fede – ha concluso monsignor Paglia
- non chiude le religioni e gli uomini ma li apre. Per questo, ribadiamo la responsabilità
dei credenti e degli uomini di fede sul futuro del mondo”. All’evento – seguito dall’agenzia
Sir – ha preso parte anche Abune Paulos, Patriarca della Chiesa ortodossa di Etiopia,
che ha voluto ricordare la sofferenza di quel 6 aprile scorso quando la città fu interessata
da un terribile sciame sismico con morti, feriti e danni. “Attraverso i media abbiamo
saputo del disastro successo qui a L’Aquila. – ha esordito il Patriarca - Noi capi
religiosi di tutto il mondo vi siamo vicini e preghiamo per tutti coloro che hanno
perso la vita. Quello che succede in una parte del mondo è come se succedesse in tutto
il mondo. In altre parti del mondo – ha aggiunto il Patriarca – ci sono diverse persone
che vengono dimenticate e nessuno fa nulla per loro. Tanta gente vive nella povertà
e nella persecuzione oppure vive la realtà della guerra”. I capi religiosi - questo
l'appello del Patriarca che si è fatto portavoce dei riuniti leader del mondo religioso
- devono “mandare un messaggio ai leader del mondo”. “Siamo gente che può decidere
per il bene. Noi, rappresentanti di tutte le religioni che abbiamo lo stesso messaggio”
da portare “ai leader di governo di tutto il mondo con i quali possiamo collaborare
per mantenere la bellezza di questa terra”. La scoperta di una lapide in omaggio al
popolo abruzzese ha chiuso i lavori del summit religioso svoltosi all’Aquila. La lapide
sarà collocata nella Basilica di Collemaggio quando tornerà nuovamente accessibile
ai fedeli dopo i danni subiti dal terremoto. I leader religiosi sono attesi nel pomeriggio
a Roma per una visita al Capo dello Stato, Napolitano. (A.V.)