Strage in cattedrale in Nepal: uomo perdona la donna che le ha ucciso moglie e figlia
Dalle macerie e dalle lacrime il perdono di un uomo, che, rimasto ferito a seguito
dell’attentato, avvenuto nella cattedrale di Kathmandu il 23 maggio scorso, ha perdonato
l’autrice dell’esplosione, in cui hanno perso la vita la figlia e la moglie. Balan
Joseph Palamoottil, il nome del laico cattolico di origine indiana, che ha perdonato
Sita Thapa Shrestha, incontrandola nella stazione di polizia dove è detenuta, a poca
distanza proprio dal luogo della strage. L’uomo ha avuto la forza e la fede per perdonare
- riferisce l’agenzia Fides che riporta l’intervista fatta all’uomo - “Quando ho visto
Sita, mi è tornata in mente la storia di San Paolo, che perseguitava i cristiani,
e ho pensato che Sita potesse fare la sua stessa esperienza di conversione. Quindi
le ho annunciato il messaggio di amore e di perdono di Gesù Cristo”, ha detto Balan,
indiano originario del Kerala. Balan ha offerto la sua testimonianza pubblica nel
corso di una celebrazione svoltasi di recente nella stessa Chiesa dell’Assunzione,
davanti a numerosi fedeli, che hanno pregato per le vittime e per la pace in Nepal.
L’uomo ha raccontato la sua storia anche ai fedeli cristiani di altre confessioni,
annunciando la sua decisione di restare in Nepal, Paese, dove è giunto da emigrante
20 anni fa, operando per la pace e la riconciliazione. Balan ha detto che continuerà
a dedicare la vita agli altri suoi due figli, portando nella sua famiglia e a tutti
coloro che incontrerà la sua testimonianza di vita cristiana. (A.V.)