Il Pam denuncia il rischio fame in numerosi Paesi in via di sviluppo
Uno studio del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite condotta in Armenia,
Bangladesh, Ghana, Nicaragua e Zambia evidenzia che la crisi finanziaria si sta facendo
sentire soprattutto sulle famiglie che sono così a rischio fame. Come si legge sull’agenzia
Sir, l’agenzia dell’Onu chiede ai governi maggiori investimenti nei programmi di protezione
sociale. Gli esperti sottolineano che “la maggioranza delle famiglie è costretta a
tagliare il numero dei pasti giornalieri” e acquista “cibo più economico e meno nutriente,
soprattutto in Nicaragua e nello Zambia, alcune famiglie spendono meno per la salute
o ritirano i propri figli da scuola”. A causa del rallentamento dell’economia, inoltre,
molti lavoratori emigrati non riescono più a mandare denaro a casa. I più colpiti
sono i lavoratori non specializzati delle aree urbane, le famiglie che dipendono dalle
rimesse dall’estero (in particolare in Armenia dove queste rappresentano il 20% del
Pil nazionale e costituiscono la principale fonte di reddito per circa un quarto dei
nuclei familiari, in Nicaragua e Bangladesh), i lavoratori espulsi dai settori dell’export
(Nicaragua, Ghana e Bangladesh) e quanti lavorano nel settore minerario e del turismo
(Zambia).(B.C.)