2009-06-13 12:13:22

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


Questa domenica, in Italia e in altri Paesi, si celebra la Solennità del Corpus Domini. La Liturgia presenta il Vangelo dell’Ultima Cena come viene riferita da San Marco. Gesù prende il pane e recita la benedizione, lo spezza e lo dà loro, dicendo:

“Prendete, questo è il mio corpo”.

Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro:

"Questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti”.

Su questa Solennità ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Cristologia all'Università Lateranense:RealAudioMP3

Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. Corpo e Sangue. Entrambi offerti «senza macchia» al Padre (Eb 9, 14).

 
Il Corpo è il velo attraverso il quale Cristo entra nel Santuario del Cielo, nella vera Tenda (cf. Eb  10, 20). Il Sangue è ciò mediante cui ha accesso al Santo dei Santi e quel che Egli porta nell'interno del Santuario dopo averlo versato (Eb 9, 12). E' l'offerta della vita che diviene «sangue dell'alleanza», della nuova ed eterna Alleanza.

 
A questo Corpo e a questo Sangue del Sacrificio il Figlio dà parte ai suoi.

 
Così noi assumendo la realtà del Figlio siamo ad essa conformati e diveniamo riconoscibili agli occhi del Padre che può amare in noi ciò che ama nel Figlio (cf. Pref., t.o., VII).

 
Il Sacrificio diventa Comunione e attraverso la Comunione anche noi diveniamo un sacrificio a Lui gradito (cf. Prece Euc., III) per aver così parte al «Regno promesso», alla eterna comunione.

 
Dunque, dal Sacrificio alla Comunione e dalla Comunione al Sacrificio in vista di una nuova e definitiva Comunione. Nessuno separi Comunione e Sacrificio.

 
Il Mistero è davvero grande!

 
«Piena sia la lode! Sia risonante,
 sia gioconda, sia appropriata
 l'esultanza dello spirito»

 
«Sit laus plena, sit sonora
sit iucunda, sit decora
mentis iubilatio»







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