Amman: al via lunedì il Convegno dei vescovi amici dei Focolari su Medio Oriente e
Iraq
Migliora la situazione in Iraq, anche per i cristiani, ma la paura del futuro è ancora
grande. Così, in sintesi, il vicario patriarcale caldeo di Baghdad, mons. Shlemon
Warduni, spiega il momento che sta attraversando il Paese mediorientale. Mons. Warduni,
sarà tra i relatori del convegno “Portare Cristo nella società” che riunirà dal 15
al 18 giugno, ad Amman, i vescovi del Medio Oriente amici del Movimento dei Focolari.
Tra i 30 presuli, attesi nella capitale giordana, anche il cardinale Ennio Antonelli,
presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. “Cercheremo, anche alla luce
delle varie situazioni locali, di fare il punto sulla condizione dei cristiani in
Medio Oriente”, ha spiegato al Sir mons. Warduni. E ha aggiunto: “Al momento si registrano
diversi miglioramenti, ma non c’è la stabilità necessaria. La popolazione versa sempre
in condizioni critiche soprattutto per la mancanza di lavoro. La ricostruzione del
Paese procede lentamente per le divisioni politiche”. Relativamente ai cristiani,
il prelato rileva “una diminuzione nell’emigrazione anche se – sottolinea – ora che
finiranno le scuole questa potrebbe riprendere. La Chiesa continua con le sue attività:
nei giorni scorsi la facoltà teologica del Babel College, ad Ankawa, nel Nord, ha
rilasciato i suoi diplomi, tra i nuovi laureati anche una ragazza. Purtroppo stiamo
ancora aspettando che gli americani rimettano a posto la sede originaria del College
a Baghdad, dopo che l’hanno utilizzata per un anno e mezzo”. (S.G.)