2009-06-12 07:57:51

"L'Eucaristia ci rende capaci di vivere fedelmente la comunione con Dio". Così il Papa nel Corpus Domini celebrato ieri sera a San Giovanni in Laterano


“L’Eucaristia, rendendo presente il sacrificio della Croce, ci rende capaci di vivere fedelmente la comunione con Dio” così il Papa nella Santa Messa per la Solennità del Corpus Domini celebrata ieri sera nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Al termine del rito il Santo Padre ha guidato la processione verso Santa Maria Maggiore. Il servizio di Benedetta Capelli:RealAudioMP3

Il Cenacolo, la Pasqua celebrata da Gesù con i discepoli, “l’istituzione dell’Eucaristia come anticipazione e accettazione da parte di Gesù della sua morte”. Sono le immagini evocate da Benedetto XVI per spiegare il “Sacrificio eucaristico” che si rinnova nelle parole: “Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue ”. Un sacrificio nel quale si “realizza l’espiazione dei peccati” ma che si completa nella nuova alleanza, confermata “non con sacrifici di animali” bensì con il sangue di Gesù, divenuto “sangue della nuova alleanza”. Gesù è “mediatore” di un nuovo patto, “al tempo stesso – aggiunge il Papa – vittima degna di Dio perché senza macchia, e sommo sacerdote che offre se stesso, sotto l'impulso dello Spirito Santo, ed intercede per l’intera umanità”:
 
"La Croce è pertanto mistero di amore e di salvezza, che purifica, come dice la Lettera agli Ebrei, la coscienza dalle 'opere morte', cioè dai peccati, e ci santifica scolpendo l’alleanza nuova nel nostro cuore; l’Eucaristia, rinnovando il sacrificio della Croce, ci rende capaci di vivere fedelmente la comunione con Dio".

 
Rivolgendosi direttamente ai fedeli in ascolto, il Santo Padre ha ricordato come Dio plasma il suo popolo:“l’unico Corpo di Cristo, grazie alla nostra sincera partecipazione alla duplice mensa della Parola e dell’Eucaristia”:

 
"Nutriti di Cristo, noi, suoi discepoli, riceviamo la missione di essere 'l’anima' di questa nostra città fermento di rinnovamento, pane 'spezzato' per tutti, soprattutto per coloro che versano in situazioni di disagio, di povertà e di sofferenza fisica e spirituale. Diventiamo testimoni del suo amore".

 
Ai sacerdoti ha chiesto di “essere Eucaristia”, testimoni di gioia, esempio di devozione. Evidenziando “il rischio di una secolarizzazione strisciante anche all’interno della Chiesa, che può tradursi in un culto eucaristico formale e vuoto”, ha invitato a rinnovare “la nostra fede nella reale presenza di Cristo nell’Eucaristia”. Con “il pane della vita eterna” “il cielo – ha proseguito il Papa - viene sulla terra, il domani di Dio si cala nel presente e il tempo è come abbracciato dall’eternità divina”. Al termine della Messa Benedetto XVI ha guidato la tradizionale processione eucaristica verso Santa Maria Maggiore invocando Gesù affinchè purifichi “questo mondo dal veleno del male, della violenza e dell’odio”.







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