Preoccupazione dell’Acnur per la nuova escalation di violenza in Somalia
Migliaia di somali sono stati costretti a lasciare le loro abitazioni a causa di drammatici
scontri a Mogadiscio. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati stima
che ormai sono più di 117 mila gli sfollati a seguito delle violenze dell’ultimo mese.
Più di 20 mila persone sono state uccise solo nel mese scorso. Per la maggior parte
si tratta di civili. L’Acnur esprime preoccupazione per questi nuovi episodi di violenza
che stanno ulteriormente aggravando la già disperata situazione umanitaria sul campo.
L’Alto Commissariato fa appello alle parti in conflitto affinché garantiscano l’incolumità
e la sicurezza della popolazione civile. Nella maggior parte dei casi, gli sfollati
sono donne e bambini. Molti sono fuggiti con pochissimi effetti personali e devono
sopportare circostanze estremamente difficili. Le donne sono particolarmente vulnerabili.
Sono giunte notizie di stupri e abusi sessuali durante la loro fuga e nei luoghi in
cui si sono rifugiate. Molte famiglie sono state separate dal conflitto e le persone
che vogliono fuggire rimangono bloccate nelle loro case per giorni senza cibo e acqua
in attesa di una tregua. A causa dell’ultima escalation di violenza dello scorso 8
maggio, l’Acnur ha sospeso infine la distribuzione pianificata di aiuti d’emergenza
nelle vicinanze di Kilometer, nella periferia orientale di Mogadiscio. (A.L.)