2009-06-11 14:28:33

I vescovi irlandesi esortati dal Papa a stabilire la verità sugli abusi ai minori. L’impegno dell’episcopato a garantire che sia fatta giustizia


Vergogna, umiliazione e pentimento: sono i sentimenti espressi dall’episcopato irlandese per gli abusi compiuti sui minori nelle scuole rette da istituzioni cattoliche. In un comunicato diffuso, ieri, al termine dell’assemblea estiva della conferenza episcopale d’Irlanda, i vescovi sottolineano la ferma volontà di Benedetto XVI affinché venga stabilità la verità e sia fatta giustizia per tutti. Proprio in queste ore, prende il via nel parlamento irlandese la discussione sul “Rapporto Ryan”, documento pubblicato il 20 maggio scorso che ha messo in luce gli abusi perpetrati sui minori da sacerdoti e religiosi cattolici. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3
 
Gli abusi sui minori, evidenziati dal Rapporto Ryan, “rappresentano un grave tradimento della fiducia riposta nella Chiesa, per questo chiediamo perdono”: è quanto si legge nel comunicato dei vescovi irlandesi al temine della loro assemblea estiva. Documento nel quale i presuli esprimono “profonda tristezza” per i “crimini odiosi perpetrati contro i più innocenti e i più deboli”, con il pretesto del missione di Gesù Cristo. La nota ricorda il recente incontro con Benedetto XVI, in Vaticano, del cardinale Seán Brady, presidente della Conferenza episcopale irlandese, e dell’arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin. Il Papa, afferma il comunicato, ha ribadito quanto sia urgente che tutti i vescovi si impegnino affinché venga stabilita la verità dei fatti e venga assicurata la giustizia per tutti. Dal Pontefice anche l’esortazione a verificare che le misure messe in atto affinché gli abusi non si verifichino più siano pienamente applicate. Il Papa chiede inoltre ai presuli che la Chiesa irlandese faccia il possibile per lenire le ferite delle vittime.
 
“Proviamo vergogna, siamo umiliati e chiediamo scusa - ribadiscono i presuli - se il nostro popolo si è allontanato così tanto dai propri ideali cristiani”. Esprimono dunque l’auspicio di lavorare assieme alle vittime per aiutare quanti hanno subito degli abusi e chiedono a tutti i fedeli di pregare per coloro che hanno sofferto. Nel comunicato si ricorda inoltre l’importante appuntamento del 50.mo Congresso eucaristico internazionale, che si terrà in Irlanda nel 2012. All’assemblea dei presuli ha partecipato anche l’arcivescovo Piero Marini, presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali. Mons. Marini, si legge nella nota, ha affermato che il Congresso di Dublino sarà un segno di fede e carità e un’occasione di pellegrinaggio per i fedeli di tutto il mondo. Il Congresso Eucaristico, è l’augurio dei vescovi, servirà ad approfondire la fede nell’Eucaristia e la comprensione della sua incidenza nella vita di ogni giorno. 
Sempre ieri, si è tenuta a Dublino una marcia silenziosa delle vittime degli abusi con centinaia di partecipanti. Un’iniziativa alla quale hanno preso parte anche rappresentanti dell’arcivescovado di Dublino. Il servizio di Enzo Farinella:RealAudioMP3

E’ stata la marcia delle emozioni più che la marcia della protesta. Centinaia di persone sono sfilate in silenzio in piena solidarietà con le vittime di abusi fisici, psichici e sessuali da parte di uomini e donne consacrati, che non avrebbero mai dovuto agire come hanno fatto e per i quali non ci sono attenuanti o scuse di alcun genere. La cultura che ha permesso un simile agire viene oggi rigettata da tutti. Uno striscione di dimostranti asseriva: “Prendiamoci cura di tutti i bambini della nazione ugualmente”. In queste parole, più che inutile recriminazione, c’è la visione di un futuro più equo per le vittime e per i futuri attori della nostra storia. Oggi, il parlamento irlandese inizia due giorni di dibattito su quanto è accaduto negli anni dell’abuso, perché non si debba mai più ripetere una simile azione.







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