Si scava anche con pala e piccone per liberare a Chongqing i 27 minatori rimasti intrappolati
sotto 12 milioni di metri cubi di sassi e rocce, venuti giù da una frana, verificatasi
il 5 giugno scorso. Le operazioni di soccorso sono rese difficili anche dalla pioggia.
Al momento risultano infatti sospese le operazioni di scavo per il timore di altre
frane. Lo smottamento ha interessato il monte Jiwei ( a circa 140 chilometri a sudest
di Chongqing) ha travolto case ed ostruito l’ingresso di una miniera di ferro. Per
i residenti – riferisce l’agenzia AsiaNews - il disastro è conseguenza del mancato
rispetto di elementari cautele da parte dei responsabili della miniera. Cauti i soccorritori
impegnati nel liberare gli operai sepolti. Le macchine pesanti non possono operare
infatti sopra il terreno, che risulta instabile. Fino ad ora sono stati recuperati
i corpi di 7 delle 45 persone “disperse” sotto la frana. Le squadre di soccorso hanno
provocato 5 esplosioni per liberare dalla terra l’ingresso della miniera. Ci sono
speranze di recuperarli, anche perché nella miniera ci sono vene d’acqua. Per gli
abitanti del villaggio di Hongbao, parenti e amici dei sepolti, la tragedia era evitabile
ed è conseguenza del mancato rispetto di elementari regole di sicurezza e dell’eccessivo
sfruttamento di una miniera non sicura. Dicono che il rischio di frane era noto e
che nel 2004, dopo che alcuni massi erano precipitati a valle, sono stati traslocati
a chilometri di distanza il palazzo del governo di Tiekuang e più di 70 abitazioni,
compresa la locale scuola elementare. Le diverse decine di persone travolte dalla
frana erano rimaste ad abitare nella zona, dopo che funzionari locali li avevano rassicurati
che non c’erano problemi. Le autorità non hanno ancora preso posizione sulle cause
della frana, anche se qualche agenzia ha riportato dichiarazioni che parlano di disastro
naturale. Le miniere cinesi – sempre secondo l’agenzia AsiaNews - sono le più pericolose
al mondo e ogni anno causano migliaia di morti per incidenti, spesso evitabili con
il rispetto delle previste misure di sicurezza. (A.V.)