Un discorso che immette un elemento di speranza nel mondo: la riflessione di padre
Lombardi sulle parole di Barak Obama al Cairo
A 48 ore dal lungo discorso dal podio dell'Università del Cairo, il tenore delle affermazioni
di Barak Obama è ancora al centro di analisi e valutazioni politiche e mediatiche.
Echi si colgono sia nei Paesi ai quali il presidente americano ha fatto esplicito
riferimento - Israele, i Territori palestinesi, l'Iran - sia, in ambito più internazionale,
per ciò che riguarda le tematiche "calde" affrontate da Obama: dalla pace in Medio
Oriente al disarmo nucleare. Su questo avvenimento si sofferma, in un editoriale,
il nostro direttore generale, padre Federico Lombardi:
Negli anni
scorsi si è parlato molto di rischio di conflitti di civiltà, in particolare fra mondo
musulmano e mondo occidentale dopo l’11 settembre. La Chiesa cattolica è sempre stata
decisamente contraria a questa lettura della realtà mondiale, puntando sulla comprensione
reciproca fra popoli culture e religioni; impegnandosi quindi attivamente perché le
opposizioni e le incomprensioni non si approfondiscano, originando conflitti e guerre.
Di qui la linea del dialogo interreligioso e la ricerca continua della pace. Il recente
viaggio del Papa nella Terra Santa ne è stato una manifestazione esemplare. Ora, anche
il discorso del Presidente Obama al Cairo, inteso a stabilire un nuovo rapporto fra
l’America e il mondo musulmano, va nella giusta direzione e immette nell’orizzonte
mondiale un elemento di speranza.
L’indubbio peso
politico degli Stati Uniti viene impegnato con chiarezza verso alcuni obiettivi che
sono certamente cruciali per la pace nel mondo. L’impegno per la soluzione del conflitto
fra israeliani e palestinesi, l’affermazione non solo della necessità della non proliferazione
nucleare, ma più radicalmente del disarmo nucleare di tutte le nazioni. E poi il quadro
più ampio della libertà religiosa, della dignità della donna, della democrazia, e
dello sviluppo dei popoli. Sono aperture verso direzioni su cui moltissime persone
di buona volontà desiderano collaborare per trovare le vie giuste per l’umanità in
cammino e su cui ci auguriamo che si possano incontrare i credenti nel Dio creatore
e amante della pace.