Ecuador: messaggio finale del quarto Incontro del Piano andino ispanico per le migrazioni
“La realtà dell’immigrazione è ricca sia di opportunità, sia di incertezze e pericoli
per le persone che si mettono in cammino. In America Latina e nei Carabi - riferisce
l’Agenzia Fides - questo segno dei tempi, risultato di cause economiche, politiche
e di violenza, costituisce a volte un fenomeno drammatico che colpisce milioni di
persone: emigranti, senza dimora e rifugiati”. È quanto si legge nel documento finale
pubblicato al termine del quarto Incontro del Piano andino ispanico per le migrazioni,
svoltosi a Quito, in Ecuador, sul tema “Attenzione pastorale agli immigrati Andini
e Latinoamericani”. All’incontro hanno partecipato 35 persone, in rappresentanza delle
Conferenze episcopali e delle Caritas della Colombia, del Perù, del Venezuela, dell’Ecuador,
degli Stati Uniti, della Spagna e dell’Italia. L’evento si inserisce in un processo
di lavoro d’insieme, iniziato da più di quattro anni, allo scopo di offrire una risposta
concreta e di forte impatto per la popolazione, coinvolta nei processi migratori.
La Chiesa cattolica, come si legge in un comunicato, accompagna questi fratelli “e
desidera mettersi al loro servizio in modo sempre migliore nelle distinte fasi del
processo migratorio”, riconoscendo “l’emigrazione come un diritto” e preservando “la
dignità umana dell’emigrante in ogni circostanza”. Occorre, si afferma inoltre, promuovere
“politiche, regolamenti e pratiche migratorie che fomentino l’unità familiare”. "Siamo
convinti che l’immigrazione, prima che un problema è un motivo di speranza ed un’opportunità
per costruire insieme un mondo migliore, più fraterno e solidale” conclude il testo.
(A.D.G.)