Appello del cardinale Sfeir agli elettori in Libano: “Fate ciò che è bene per la nazione”
“Fate ciò che è bene per la nazione, per il futuro vostro e dei vostri figli. Non
prestate attenzione alle intimidazioni e alle promesse spettacolari che vengono fatte
dentro e fuori i confini del Libano”, è l’appello rivolto ai libanesi dal cardinale
Nasrallah Sfeir, che aggiunge:“Ascoltate la vostra coscienza e fate ciò che è bene
per il vostro Paese”. Il patriarca maronita interviene in vista delle imminenti elezioni
politiche di domenica prossima, per il rinnovo del parlamento locale. Nel Paese dovranno
essere eletti 128 deputati, le sezioni elettorali saranno 5.200. Il cardinale Sfeir
ha ricordato inoltre il recente documento, voluto dai vescovi maroniti, una “Carta
di Azione Politica”, in cui si ribadisce “la necessità di tenere il Libano al riparo
da conflitti regionali e da tensioni internazionali”. La componente cristiana arriva
purtroppo divisa al voto: da una parte la fazione guidata da Michel Aoun, alleato
di Hezbollah – scrive la nota del Sir- e dall’altra quella di Samir Geagea, vicino
al leader sunnita Saad Hariri. Per questa tornata elettorale, che avrà luogo, per
la prima volta in un solo giorno, le autorità libanesi hanno dispiegato, per garantire
serenità alle operazioni di voto, 30mila poliziotti e 20mila soldati in tutto il Paese.
A cui si aggiungono 2.200 osservatori nazionali e 250 internazionali, alcuni dei quali
provenienti dall'Ue e dalla Lega Araba. Gli eletti, divisi tra cristiani e musulmani,
resteranno in carica per 4 anni. I risultati sono attesi per l’8 giugno. (A.V.)