2009-06-02 16:23:39

Nuove minacce ai cristiani in Nepal


Sono nuovamente nel mirino i cristiani che vivono in Nepal. Un volantino, che è stato inviato il 30 maggio scorso ai giornali, dal gruppo fondamentalista indù Nepal Defense Army (Nda), accusa i cristiani di “inquinare il Nepal” e intima loro di “interrompere le loro attività e abbandonare il Paese entro un mese”. Il gruppo fondamentalista rivendica inoltre l’istituzione di un Nepal indù e avverte che i cristiani “devono prepararsi a gravi conseguenze, molto più serie dell’attentato alla chiesa dell’Assunzione”. L’attentato era avvenuto il 23 maggio scorso presso la cattedrale cattolica nella capitale di Kathmandu. Una donna, al momento non ancora identificata, aveva lasciato nella Chiesa cattolica un ordigno rudimentale. L’esplosione causò la morte di due ragazze ed il ferimento di quattordici persone. “Siamo certi di poter assicurare alla giustizia i colpevoli. Abbiamo raccolto alcune prove, ma ce ne servono altre per procedere agli arresti”, così, ha commentato ad AsiaNews, sull’attentato esplosivo alla cattedrale di Kathmandu dell’Assunzione, Kumar Singh Rana, responsabile della task force del governo del Nepal. È la prima volta che in Nepal viene colpita una Chiesa cattolica. Nel Paese, divenuto una Repubblica, dopo secoli di monarchia appena due anni fa, è ora in corso una grave crisi politica, acuita dalle dimissioni dell’ex premier Prachanda. Tornano dunque le tensioni nel territorio nepalese. I cattolici del Nepal non si lasceranno “intimidire dalle minacce” e la comunità “proseguirà il suo servizio a favore del popolo del Nepal”, ha fatto sapere Chirendra Satyal, portavoce dei cattolici nepalesi. Raghuji Panta, primo consigliere del premier, assicura che "il governo prenderà iniziative contro queste minacce". Il nuovo messaggio intimidatorio è arrivato in concomitanza con i festeggiamenti del primo anniversario della Repubblica del Nepal, passato da monarchia indù a Paese laico. In Nepal vivono oltre 27 milioni di persone, di queste 8mila cattolici circa, che rappresentano una minoranza in una popolazione costituita per l'86% da induisti, il 7% da buddisti ed il 3,5% da musulmani. (A.V)







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