Elezioni europee: l'Azione Cattolica esorta a votare
Le elezioni europee possono segnare un’occasione favorevole per far risuonare la voce
dei cittadini e costruire un’Europa “più democratica”. La partecipazione alla consultazione,
fissata in Italia il 6 e il 7 giugno, è di importanza fondamentale. E’ quanto si legge
nel comunicato dell’Azione Cattolica Italiana che esorta tutti i cittadini a votare
per il rinnovo del Parlamento europeo. Nel documento, appoggiato dalla Commissione
degli Episcopati della Comunità Europea e intitolato “A casa propria”, l’Azione Cattolica
sottolinea che la Chiesa ha sostenuto “fin dall’inizio il progetto d’integrazione
europea”. “Tutti i cristiani hanno non solamente il diritto ma anche la responsabilità
d’impegnarsi attivamente in questo progetto”. Ricordando che pace, democrazia e sviluppo
hanno sempre orientato il cammino europeo, l’Azione Cattolica sottolinea come l’Unione
Europea non sia solo un “mercato unico”: i legami tra i Paesi membri ruotano attorno
a crescenti relazioni politiche e si fondano sui principi di solidarietà, sussidiarietà
e “unità nella diversità”. Ma in questa comune trama che avvicina popoli e Stati non
mancano punti deboli. Secondo l’Azione Cattolica occorrerebbero alcuni rafforzamenti
“sul piano istituzionale, ulteriori collaborazioni in ambito economico e sociale nonché
maggiori risultati concreti per quanto attiene la sicurezza, la protezione dei consumatori,
il sostegno alle regioni meno sviluppate, la lotta ai cambiamenti climatici”. La “casa
comune” deve ancora dimostrare, in particolare, di reggere alle tante sfide poste
dalla “globalizzazione” dei mercati, “dalle novità in campo demografico, dalla necessità
di più coraggiose forme di cooperazione allo sviluppo con le regioni povere del mondo”.
L’Unione Europea deve infine riscoprire la propria identità, deve aprirsi al mondo.
Come ha più volte affermato Benedetto XVI “deve valorizzare la propria storia, “contraddistinta
dall’influsso vivificante del Vangelo”, impegnandosi a “promuovere la solidarietà
e la pace nel mondo”. (A cura di Amedeo Lomonaco)