La Corea del Nord continua a sfidare la comunità internazionale realizzando ieri l’ennesimo
test missilistico. Gli Stati Uniti e gli altri membri del Consiglio di sicurezza Onu
hanno avviato l'esame di una serie di nuove possibili sanzioni contro il regime di
Pyongyang. Il servizio di Marco Guerra: Un missile a
corto raggio è stato lanciato ieri in mare dalla costa orientale della Corea del
Nord. Poco ore prima il governo di Pyongyang aveva minacciato nuove misure di autodifesa
in risposta alla bozza di risoluzione, all’esame del Consiglio di sicurezza dell’Onu,
che condanna con fermezza l'ultimo test nucleare di martedì scorso. Il regime nordcoreano
rilancia quindi la sfida alla comunità internazionale affermando persino che “qualsiasi
azione ostile dalle Nazioni Unite comporterà l'annullamento dell'armistizio", alludendo
al trattato di pace fra le due Coree del 1953. Intanto prosegue l’esame del testo
sul tavolo dei sette rappresentanti permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu,
stilato da Giappone e Stati Uniti, che prevede di far scattare immediatamente una
prima serie di sanzioni già decise con la risoluzione 1718 del 2006, volte a colpire
direttamente la cosiddetta filiera di produzione nucleare, oltre ad una serie di attività
di carattere strettamente militare. Una volta raggiunto l'accordo tra i Sette, la
bozza verrà poi trasmessa ai quindici del Consiglio. L'approvazione finale è attesa
per lunedì, al più tardi martedì. Ulteriori risposte alle operazioni della Corea del
Nord potrebbero scaturire anche dall’incontro tra Il ministro degli Esteri sudcoreano,
Yu Myung-hwan, e il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, che si terrà a Washington
la prossima settimana.