L'Onu accusa la polizia kenyana di gravi violazioni dei diritti umani
Sta suscitando scalpore in Kenya il rapporto del rappresentante speciale delle Nazioni
Unite per i diritti umani, Philp Alston che accusa la polizia kenyana di gravi violazioni.
Il rapporto ripreso dall'agenzia Fides, afferma che esistono prove che collegano
ufficiali di polizia a uccisioni extra-giudiziarie; che l’inefficienza e la corruzione
del sistema giudiziario pregiudicano il conseguimento di una giustizia efficiente;
che i difensori dei diritti umani sono spesso minacciati da funzionari governativi.
Nel rapporto, che è frutto di una indagine condotta in febbraio da Alston, si chiede
la costituzione di una commissione indipendente di inchiesta sulle squadre della morte,
la rimozione del capo della polizia, Husein Ali, e del Procuratore generale, Amos
Wako. Il governo kenyano ha definito “totalmente inaccettabili” le conclusioni del
rapporto, e in particolare la richiesta di licenziare alcuni alti funzionari, ed ha
accusato Alston di “non aver saputo comprendere le peculiarità del Paese, i recenti
problemi politici e le sfide da affrontare nel suo processo di risanamento e di riconciliazione
dopo le violenze post elettorali”. Una delegazione governativa composta, tra gli altri,
dai ministri della Sicurezza Interna e della Giustizia, e dallo stesso procuratore
generale Wako, dovrebbe giungere la prossima settimana a Ginevra, per affrontare il
problema dinanzi alla commissione ONU per i diritti umani. (R.P.)