Conferenza stampa del cardinale Bagnasco a conclusione dell'assemblea Cei
Il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco, ha
tenuto oggi in Vaticano la conferenza stampa conclusiva della 59.ma Assemblea generale
della Cei. Tra i temi affrontati oggi l’impegno delle Chiese nell’Unione Europea,
l’organizzazione della prossima Settimana sociale dei cattolici italiani e l’approvazione
del calendario delle attività della Conferenza episcopale per il biennio 2009-2010.
Il servizio è di Paolo Ondarza.
L’Assemblea
della Cei è un appuntamento desiderato da tutta la Conferenza episcopale italiana:
lo ha detto il cardinale Bagnasco in conferenza stampa. Tema centrale di questi giorni,
che hanno visto grande partecipazione, la scelta degli orientamenti pastorali del
prossimo decennio e la scelta – ha detto il porporato – è stata puntata sul tema dell’urgenza
educativa. L’orizzonte quindi resta quello della evangelizzazione: “Ci
è parso che il compito educativo fosse una espressione, una dimensione particolarmente
urgente di fronte a noi”. Da qui il cardinale Bagnasco ha sottolineato
l’importanza del tema dell’etica, che non è un tema nuovo. Parlare di etica vale
per qualunque persona, ha detto: “… e la funzione della Chiesa,
il compito della Chiesa è annunciare il Vangelo con tutta la sua interezza, con tutta
la sua valenza sia sul piano dottrinale – le verità della fede – sia sul piano comportamentale
– le conseguenze morali”. Il cardinale Bagnasco ha auspicato
grandi alleanze tra i vari soggetti educativi, cioè famiglia, scuola, Chiesa e anche
mezzi di comunicazione che sono una grande risorsa formativa sebbene ambivalente –
ha detto: “E’ necessario con serenità e con coraggio cercare
di aiutare un’inversione di tendenza in termini positivi per arricchire le nostre
programmazioni – stiamo parlando dei mass media in modo specifico – e i contenuti:
voi siete una grande cattedra!”. Interesse da parte del presidente
dei vescovi italiani è stato espresso verso le misure contenute nel libro bianco del
welfare del governo, misure che saranno un aiuto alle famiglie in difficoltà di fronte
alla crisi: “Tutti quanti ci auspichiamo – come da diverse parti
si sente dire – che i tempi di questa particolare congiuntura siano il più possibile
brevi”. Uscire dalla crisi – ha spiegato il cardinale Bagnasco
– non per tornare ad essere come prima, ma per essere migliori di prima adottando
stili di vita migliori, ispirati ad una maggiore sobrietà. Se l’economia e la finanza
non hanno al centro il valore imprescindibile della persona umana, tutto diviene strumentale.
La scuola cattolica – scuola libera, ha detto il cardinale Bagnasco – come la scuola
statale, è una scuola pubblica. Auspichiamo – ha detto – che si arrivi al riconoscimento
di quel servizio che la scuola libera fa a tutto il pubblico. Parole
anche sull’immigrazione: il cardinale Bagnasco ha detto che è necessario coniugare
solidarietà ed accoglienza, valori nel dna degli italiani, con la necessaria sicurezza
che tutti vogliono. L’immigrazione – ha detto – è un fenomeno che investe non solo
l’Italia, ma l’Europa intera. E’ necessaria quindi una cooperazione internazionale.
Infine, il presidente della Cei è tornato sul rapporto imprescindibile tra carità
ed etica: non ci può essere il confinamento della Chiesa in uno di questi ambiti,
escludendo l’altro, ha detto: “La Chiesa non può dividere ciò
che il Signore unisce nella sua stessa Persona”. E a chi gli
chiedeva se la Chiesa italiana si senta incompresa, il cardinale Bagnasco ha detto:
“Non ci sentiamo incompresi, anzi: ci sentiamo stimolati ad una maggiore e più intensa
comunicazione”. Infine, il cardinale Bagnasco ha accennato anche all’imminente voto
europeo, spiegando: “E’ necessaria più Europa. Speriamo in un’Unione Europea che abbia
un’anima, sia una casa di Popoli”.